Implorando la restituzione del suo corpo alla famiglia, Ettore fa appello alla “pietas” di Achille, il quale risponde basandosi su un valore completamente diverso, quello della vendetta. Quali dei due atteggiamenti condividi maggiormente? Perché?
Personalmente, tra i due sentimenti, io condivido maggiormente quello della “pietas”. Infatti in Achille prevale codesto sentimento quando Priamo lo supplica per riavere il corpo del figlio Ettore straziato dal figlio di Peleo. Achille inizialmente si rifiuta di restituirgli il corpo del figlio, ma poi si lascia prendere dal sentimento della pietas, poiché il vecchio re Priamo ricorda ad Achille suo padre, e restituisce il corpo del guerriero troiano al re di Troia.
La “hybris” invece è un sentimento di forte vendetta, come quello di Achille che voleva vendicare suo cugino Patroclo uccidendo Ettore, e straziando il suo corpo. Ma hybris significa anche eccesso di orgoglio, tracotanza e superbia, che si manifesta in alcuni personaggi; come in Agamennone che pensa soltanto a se stesso e non vuole restituire Criseide al padre Crise, evitando così l’ira di Apollo; oppure in Achille, che si sente valoroso e potente, quasi quanto gli Dei, ed oltre ad uccidere Ettore ne strazia il corpo.
Tuttavia anche la vendetta nasce da un sentimento di arroganza, perché per i Greci erano molto importanti i limiti, anche per la rabbia. Infatti più un uomo si elevava, avvicinandosi al potere degli Dei, più grande sarebbe stata la punizione divina nel caso di atteggiamenti tracotanti.
Capisco comunque il desiderio di vendetta di Achille, che in quanto eroe acheo non può lasciare impunita la morte di suo cugino, come se nulla fosse successo, ma oltre che uccidere Ettore, straziarne anche il corpo mi sembra esagerato. Achille in questo momento pecca di “hybris”.
Quindi, per questi motivi, io condivido maggiormente il sentimento della “pietas”.
Gaia Cicorella