Di Francesco Pio Tassagna – classe II sez. F
Credo che tutti noi conosciamo la famosa serie televisiva “Il collegio”.
Parla di 20 ragazzi, che affrontano l’esperienza del collegio in una scuola del passato. In ogni edizione si sceglie un anno, e si racconta quello che è successo in quel periodo e le lezioni riguardano proprio quello.
Diciamo che è una serie tra finzione e realtà, e che i partecipanti, secondo me, si propongono solo per diventare famosi. Una delle cose che mi delude di più di tale trasmissione è l’ignoranza (o la finta ignoranza?) di alcuni studenti, oppure le loro ambizioni. Non capisco cosa voglia dire: “Da grande, voglio fare Chiara Ferragni”. Ciò indica che nella vita non vuoi fare letteralmente niente, posto che poi Chiara Ferragni è un personaggio dietro il quale c’è un sacco di lavoro…..
È comunque una di quelle serie che si vede soprattutto per chiacchierare il giorno dopo con gli amici e discutere su ciò che è successo la sera prima e per raccontarci dei personaggi che più ci hanno colpito.
Per esempio i professori mi piacciono tutti, dalla Petolicchio così “antica”, ma anche così comprensiva, al Preside, sempre autoritario, ma in buona fede per fare rispettare le regole.
Ho pensato, quindi, di fare un’intervista ad alcuni miei compagni per sapere cosa ne pensassero.
Ho chiesto a Francesca A.
Perché ti piace il collegio? Perché fa rivivere i vecchi tempi, ci sono le materie diverse, i professori sono più comprensivi. È una serie che vedono tutti, quindi ne posso parlare con gli amici.
Chi è il tuo personaggio preferito e perché? Il mio personaggio preferito è Sofia Cerio perché è l’unica che non si vanta della sua buona condotta scolastica, è socievole ed è solare. Inoltre aiuta sempre tutti e cerca di strappare un sorriso.
Poi ho chiesto a Maurizio C.
Perché ti piace il collegio? Mi piace perché mi interessa conoscere com’era un tempo la scuola
Chi è il tuo personaggio preferito e perché? Il mio personaggio preferito è Andrea Di Piero perché è sempre in regola, è ordinato e non combina mai guai.
In conclusione, il collegio piace a tutti perché è un motivo per confrontarci il giorno dopo, per poter ridere delle bravate degli adolescenti che ne fanno parte, ma anche per poter tifare per uno dei personaggi.
È una realtà diversa dal quella che viviamo quotidianamente e magari ci piace pensare cosa potremmo fare noi al posto loro, senza telefoni, senza tecnologia e con le regole dure sia sull’educazione, che sul modo di mangiare e di stare a tavola.
Immaginate domani di entrare nel collegio….ce la potremmo fare?
