LA PERDITA DELL’IDENTITÀ NEI LAGER NAZISTI
Eravate pronti per partire, adulti, bambini e ragazzi ,tutti su quei carri, senza sapere il vostro futuro o la vostra fine. Eravate ansiosi quando avete visto per la prima volta quei volti cattivi dei soldati tedeschi che urlavano. Eppure vi siete chiesti:-Perché tutta quella gente ferma immobile ad aspettare , e ad aspettare che cosa -? Eravate troppi di voi e non si riusciva a vedere lontano, qualcosa di oscura offuscava i vostri occhi ,era fumo e usciva da forno, quei forni erano per mangiare forse, avrete pensato , poi siete andati oltre quel fumo e avete iniziato a piangere. Eravate tanti , ammassati gli uni con gli altri e forse avete perso un vostro familiare ,forse avete sentito delle urla e forse avete urlato per la paura ,ma nessuno vi ascoltata , qualcuno sparava e qualcun altro cadeva per terra.
Il lavoro vi consumava , la fatica vi spegneva poco a poco e la mancanza vi soffocava ,avevate perduto voi stessi , la vostra famiglia e la vostra identità :eravate spogli, tutti senza capelli, feriti e con un numero segnato sulla pelle. Nell’aria solo il gelo confortava il corpo, mentre la mente viaggiava altrove , tra urla , botte , spari e minacce di morte da persone che avevano il potere. Quel numero era sempre lì e nessuno conosceva il vostro nome . Lo guardavate , poi distoglievate lo sguardo per un attimo a pensare. Facevate sospiri incredibili ,come rassegnati , poi qualcuno urlava il vostro nome per la prima volta , sorridevate , poi chiudevate gli occhi finché un colpo vi prese al cuore e niente e nessuno vi ha salvati.