//…per non dimenticare di Giovanna Cercola e Costanza Somma 3^I

…per non dimenticare di Giovanna Cercola e Costanza Somma 3^I

di | 2019-02-08T14:56:29+01:00 8-2-2019 14:56|Alboscuole|2 Comments

RICORDIAMO LE LEGGI RAZZIALI, IN MEMORIA DELLA SHOAH

LA STORIA DI QUATTRO PICCOLI EBREI,TULLIO FOA’ ,LILIANA SEGRE,GUIDO CAVA,LIA LEVI, VITTIME DELLE LEGGI RAZZIALI,E’ STATA RACCONTATA  ATTRAVERSO IL FILM-INCHIESTA “FIGLI DEL DESTINO” TRASMESSO DALLA RAI IN PRIMA SERATA IL 23 GENNAIO 2019.

Tullio Foà a quei tempi aveva solo 5 anni e viveva a Napoli e aveva da poco iniziato la prima elementare e tutto andava come lui sperasse fino a quando non vennero emanate le leggi razziali; con esse infatti la sua vita cambiò radicalmente .Da quel momento ,nella stessa scuola, gli Ebrei infatti entravano da un cancello secondario, andavano in bagno solo dopo che tutti erano tornati in classe, non potevano accedere alla palestra.

Liliana Segre è nata a Milano il 10 settembre del 1930 in una famiglia ebraica laica, figlia di Alberto e Lucia Foligno, che muore quando lei ha meno di un anno. Una ragazza italiana come tante su cui nel 1938 si abbatte la violenza vergognosa della discriminazione razziale. Da allora nulla sarà come prima per tanti Ebrei italiani come Liliana, che a 8 anni viene espulsa dalla scuola. Alla discriminazione segue la persecuzione. Nei primi giorni del dicembre del 1943, Segre con il padre e due cugini prova a scappare in Svizzera. Catturata dai gendarmi svizzeri, viene rispedita in Italia.  Nel gennaio successivo viene consegnata alle SS e deportata con il padre in Germania: internata nel campo di sterminio di Birkenau-Auschwitz. Il padre viene ucciso il 27 aprile del 1944. la ragazza italiana viene liberata dai sovietici il 30 aprile del 1945.

Lia Levi al tempo delle leggi razziali era una bimba di otto anni ed era torinese, per lei scolaretta delle elementari, l’idea di discriminazione e pregiudizio era lontana. Tanto da vivere quelle regole che spalancavano una voragine tra gli Ebrei e la «razza italiana», con innocenza assoluta, come qualcosa di connaturato alla società e al vivere civile, trovò rifugio in un convento a Roma.

Nel settembre del 1938 avevo 8 anni e un giorno mio padre si presentò a casa e disse a me e mio fratello Enrico che dall’indomani non saremmo più potuti andare a scuola.. Non poteva spiegare una cosa inspiegabile e borbottò solo ‘perché non si può più'”.Si nascondera’con il padre in campagna, quando un medico fascista gli salva la vita. E’ la testimonianza sull’entrata in vigore delle leggi razziali di Guido Cava.

 In Italia la Shoah non ebbe le dimensioni quantitative di altri paesi come ad esempio la Polonia ma comunque colpì il 18% degli ebrei residenti lì nel 1938. La grande svolta si ebbe con la nascita e la diffusione delle leggi razziali nel 1938 che inserirono nella civilta’ giuridica la disuguaglianza per legge dei cittadini annullando le leggi dello statuto Albertino. Con l’introduzione dell’ideologia razzista nella legislazione italiana iniziò una persecuzione sistematica degli Ebrei con il fine di eliminare la loro presenza dalla nazione italiana. La persecuzione portò alcuni Ebrei ad emigrare, altri a suicidarsi: nel 1943 in Italia gli Ebrei erano diminuiti del 25% . Dopo l’8 Settembre del 1943 nelle regioni dell’italia centrale e in quelle del nord gli Ebrei furono deportati nei campi di concentramento, vennero sottoposti a lavori forzati fino alla morte e furono azionate le camere a gas; di questi avvenimenti abbiamo decine e decine di testimonianze.

Le leggi razziali sono state la vergogna dell’Italia e a causa di esse milioni e milioni di persone hanno perso la vita ,hanno sofferto e pagato per una colpa che non avevano. Oggi si spera che eventi come questi non accadano più.