//…per non dimenticare di Francesco Mauro 1^J

…per non dimenticare di Francesco Mauro 1^J

di | 2019-02-08T14:36:24+01:00 8-2-2019 14:36|Alboscuole|29 Comments
La seconda guerra mondiale, scoppiata  nel 1939, causò non solo la distruzione materiale delle città ridotte a cumuli di macerie,ma  soprattutto la perdita di un’enorme quantità di vite umane che si pensi ”.. oscilla tra i 55- 60 milioni di individui..” (fonte Wikipedia). Bombardamenti del 1943 a Napoli Sono passati molti anni dalla fine di questo conflitto, considerato il più sanguinoso e atroce fra tutte le guerre che hanno costellato il cammino della Storia. L’ONU ha stabilito che il 27 gennaio, giorno in cui le forze dell’Unione Sovietica aprirono i cancelli di Auschwitz, fosse dedicato alla memoria e al ricordo di tutte quelle atrocità commesse dai nazisti nei campi di concentramento. In questi campi furono deportati sterminati, distrutte migliaia e migliaia di persone, intere famiglie, rom, zingari, Ebrei, oppositori al regime nazista. Aprire quei cancelli significò per il mondo scoprire finalmente la tragedia vissuta dai deportati: la disumanità ,le sevizie, la fame, le malattie, le torture subite. Deportati ad Auschwitz Esseri umani ai quali i nazisti avevano tolto tutto: i sogni, il futuro, le speranze, la coscienza e soprattutto la dignità! Questi uomini, donne, bambini furono soltanto  “…numeri, delle ombre, mucchi di tenebre … “ ( citaz. “ Per non dimenticare” 25 gennaio 2002,Gina Tota) usati come cavie, torturati,  resi schiavi e destinati a una fine orribile nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori. I sopravvissuti a tutto questo sono diventati testimoni di quanto accaduto, delle ingiustizie subite, delle torture, della  paura della morte che aveva imprigionato i pensieri e che negava loro la speranza del futuro.. Primo Levi, Anna FranK , Edith Bruck, Liliana Segre, quest’ultima nominata Senatrice a vita della Repubblica Italiana, hanno raccontato i drammi vissuti, di come uomini arrivino, non solo fisicamente ma anche spiritualmente , ad annientare altri uomini. Ancora oggi vediamo che l’intolleranza, l’odio l’aggressività non sono ancora stati “debellati”completamente nella nostra società. Un episodio accaduto a Roma il 10 dicembre scorso mi ha colpito in modo particolare : alcuni hanno divelto “Le pietre d’inciampo”. Opere dell’artista tedesco Gunter Demning, posizionati , a ricordo, davanti l’ abitazione di una famiglia ebrea deportata in un Lager nazista. .“Le pietre d’inciampo” Questo episodio, condannato da tutti, ci fa capire che è importante ricordare e mantenere viva la memoria,affinchè  le atrocità del passato non accadano mai più, che la nostra società civile deve essere  rispettosa della dignità umana, aperta al dialogo e alla solidarietà.