di Martina Papa-Michela Sofia Prisco- La terra trema, siamo in Germania nel 1333 sotto il regime di Adolf Hitler, un dittatore senza pietà. All’epoca iniziarono a verificarsi le prime persecuzioni contro gli ebrei, ritenuti inferiori rispetto a coloro che erano di altre etnie. Grida di dolore provenivano dalle città, dalle strade ormai desolate , i negozi vietavano l’accesso a coloro che ormai erano estraniati dalla società, costretti a soffrire in silenzio. Diversi erano coloro che, pur di non essere deportati nei campi di concentramento, si nascondevano e non emettevano alcun rumore. Un celebre esempio è Anna Frank, colei che risiedeva in un umile nascondiglio insieme ad altre famiglie, ad Amsterdam al 263 di Prinsengracht, colei che nel suo ultimo anno di vita, all’età di 16 anni, scrisse un diario, al quale lei attribuiva il nome di “Kitty”, pubblicato poco dopo la sua morte da suo padre, sopravvissuto alla terribile realtà.
Ci sembra quasi disumano che alcune persone possano avere tale coraggio da sfruttare fino all’ultimo respiro coloro che avevano un’unica colpa: la religione che professavano. Questo pensiamo faccia capire molto sull’uomo, colui che è capace di dare la vita e altrettanto di toglierla senza rimorsi, queste persone non sono degne di essere chiamate tali, poiché nel loro spirito l’umanità è assente. Per non dimenticare queste atroci vicende, è stata istituita il 27 gennaio, un giorno per commemorare coloro che nonostante i molteplici sforzi, hanno perso la vita per la sola colpa di essere ebrei