Zicolella Francesca classe 4^B.
27 gennaio, Giorno della Memoria: è il giorno in cui si ricorda la SHOAH, ovvero lo sterminio di milioni di ebrei morti ingiustamente e in modo crudele e violento.
Nazisti e fascisti si sono resi colpevoli di un genocidio che ha coinvolto non solo gli ebrei ma anche coloro che li aiutavano a nascondersi, inoltre zingari, persone con disabilità o con idee politiche differenti, omosessuali, tutti vittime della follia umana e colpevoli, solo, di essere diversi! A questo punto le cifre diventano da capogiro, perché ai sei milioni di ebrei, si aggiungono altri milioni di persone morte ingiustamente oltre che in modo atroce.
Il 27 gennaio, in tutto il mondo, per non dimenticare ciò che è accaduto, vi sono iniziative, manifestazioni, trasmissioni e film che ci fanno riflettere su questa grande vergogna dell’umanità. Anche a scuola abbiamo discusso di questa terribile oppressione avvenuta durante la seconda guerra mondiale e le maestre ci hanno anche spiegato perché il giorno della memoria ricorre proprio il 27 gennaio. Abbiamo appreso che è il giorno in cui i russi hanno abbattuto con i carri armati i cancelli di Auschwitz, uno dei campi di sterminio, salvando così gli ultimi ebrei superstiti. Abbiamo studiato la storia degli ebrei, abbiamo visto un film drammatico intitolato “Jonah che visse nella balena”, abbiamo letto delle testimonianze molto forti e toccanti ritrovate sui muri delle cantine in cui si erano rifugiati alcuni ebrei; frasi, poesie, tra cui la poesia di Peter, un bambino ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezìn. Gli ultimi versi della sua poesia sono significativi perché trasmettono amarezza, angoscia e anche tenerezza verso un bambino che stava vivendo un dramma: “…UN FILO SPINATO IMPEDISCE CHE QUI DENTRO SBOCCINO FIORI. NON POSSO VOLARE. NON VOGLIO MORIRE”.
A scuola abbiamo anche realizzato dei disegni e un lapbook oltre ad aver scritto considerazioni personali su questo terribile momento della storia.
Il giorno della memoria è importante non solo perché vengono onorate le vittime dell’olocausto, ma anche perché è l’occasione per riflettere su tante discriminazioni che tutt’ oggi mettiamo ancora in atto nei confronti degli altri; è il giorno in cui ognuno di noi deve impegnarsi ad essere una persona migliore e a rispettare tutti. Nel giorno della memoria, in classe, abbiamo letto e approfondito gli articoli 3, 11 e 21 della Costituzione Italiana, impegnandoci, nel nostro piccolo, ad evitare che ci sia, ancora, emarginazione, solitudine e sofferenza. Nel nostro cuore e nella nostra testa dobbiamo scolpire non solo questi ricordi ma anche le parole della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini hanno PARI DIGNITA’ sociale e sono EGUALI davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”.
Dobbiamo ricordare affinché non succeda MAI PIU’.