di REDAZIONE – Il 14 maggio la nostra scuola ha vissuto una giornata molto intensa: si è svolta la manifestazione “Vivere la legalità / con il Bello non col bullo” in continuità con la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia” promossa dall’associazione “Libera”. Tante sono state le emozioni e le testimonianze di questa giornata: in un altro articolo ne parleremo più diffusamente. Qui ci teniamo a pubblicare le bellissime parole che ha pronunciato la vedova di Giuseppe Mizzi, ucciso per errore dalla mafia proprio nel nostro territorio, a Carbonara:
“Sono qui per raccontare di un proiettile che ha cambiato le nostre vite.
Sono qui per dirvi da che parte stare. Sono qui, con l’immagine di Pino, mio marito: quell’immagine sorridente, pulita, un’immagine di chi aveva scelto da che parte stare. Ecco, quel proiettile ha spento il sorriso di tutti…
Sapete che succede quando l’attimo di un proiettile attraversa la vostra vita?
Succede che ti senti in un incubo, come quando sogni di voler fuggire, ma le tue gambe sono legate, vorresti gridare, ma ti accorgi di aver perso la voce; succede di avvertire quel senso di impotenza che, lentamente, ti consuma.
Ragazzi, nostra unica salvezza, nostra speranza, nostro futuro: scegliete da che parte stare, non fidatevi di strade che sembrano le più semplici, le più comode. Queste strade sono infide e tradiranno anche chi le percorre.
Perché qui non ci sono né vinti né vincitori, queste strade distruggono tutto , senza pietà.
Scegliete il cammino più difficile: vi stancherete, non sarà facile, ma quando ce l’avrete fatta, avrete vinto! Solo quello vi potrà condurre all’amore e alla serenità.”