//PENSIERI ED EMOZIONI DOMENICA

PENSIERI ED EMOZIONI DOMENICA

di | 2019-03-01T11:24:51+01:00 28-2-2019 12:12|Alboscuole|0 Commenti
Giada Rubino  V B – Il sole splende alto nel cielo e fa ancora molto caldo. È domenica. Se si rovista un po’ tra le pagine del “Castiglioni-Mariotti” si può scoprire che anche gli antichi Romani il settimo giorno della settimana si godevano il sole, infatti esso era conosciuto come “solis dies”. Poi l’imperatore Costantino nel 321 a.C. modificò il nome in “domenica” e stabilì che quello dovesse essere il giorno di riposo. Tuttavia il “giorno del sole” è rimasto in altre lingue, per esempio nell’inglese “Sunday” o nel tedesco “Sonntag”. Però sempre di domenica si tratta. E per me, che sono una studentessa, è uno dei giorni più attesi perché tecnicamente dovrebbe essere destinato solamente allo svago e al relax: niente scuola, niente libri, niente compiti. Peccato che il giorno seguente sia lunedì. E io, come un cantautore molto famoso, odio i lunedì. Perché? Perché si ricomincia a suon di interrogazioni e compiti in classe, anche se vige la Circolare Ministeriale n.177 del 14 Maggio 1969 che promuove il riposo festivo degli alunni e vieta in pratica di studiare durante il week-end. Però non diffondiamo troppo la voce, perché io ho studiato anche oggi e non vorrei apparire come una fuorilegge. Sono anche una tifosa di calcio, vi taccio la squadra col fine di evitare inimicizie, e quindi in questo giorno posso dirmi doppiamente felice. Ma domenica è anche molto altro. La domenica sono le sveglie spente, le campane canterine (e forse neanche troppo intonate) delle chiese, sono le visite dai nonni, sono i ragù delle mamme, sono i goal segnati e le schedine perse. Una domenica può essere anche di vari tipi: c’è la “Domenica Lunatica” di Vasco e c’è la “Domenica Bestiale” di Concato. Indipendentemente dalle modalità con cui trascorrete la domenica, troverete comunque individui che si lamentano perché domani è lunedì. Sono individui come me, che si mangiano le unghie poiché non sanno se domani verranno interrogati, se ricorderanno le irregolarità dei verbi inglesi e se riconosceranno i participi giusti nella versione. Fortunatamente esiste anche quel tipo di persona che preferisce guardare ancora un altro sole, tanto per loro “sarà sempre di domenica domani”.