di Martina Papa- Tra le feste tradizionali caratteristiche della regione Campania, c’è sicuramente da annoverare la Festa dei Gigli di Nola, che si festeggia il 22 giugno. Tale festa ha avuto il riconoscimento da parte dell’Unesco come patrimonio orale ed immateriale dell’ umanità. Esistono due chiavi di lettura circa questa tradizione: una storica ed una popolare. La prima, quella storica, ci riporta indietro nei secoli e precisamente al 1500, grazie allo storico nolano Ambrogio Leone il quale ci parla del “Cereo”, ovvero una maestosa torcia a guisa di colonna accesa ed allestita con spighe di grano, per la cui realizzazione contribuivano economicamente i contadini e gli artigiani. La torcia veniva trasportata in spalla durante la processione, per le vie cittadine di Nola. Ogni arte o professione creava il proprio “Cereo”. In seguito, nel 1700, il Remondini parla di macchine “mai” o “gigli” abbellite con fiori a forma di globi o piramidi o navi. Secondo la leggenda popolare, invece, con questo evento, i nolani ricordano il ritorno in città di Ponzio Menopio Paolino dalla prigionia ad opera dei barbari, avvenuto nella prima metà del V secolo. Ponzio Menopio Paolino sacrificò se stesso ed i suoi averi ai Visigoti in cambio della liberazione dei nolani, resi schiavi a seguito delle invasioni di Alarico I del 410 d.c. In segno di riconoscenza, i nolani accolsero il suo rientro con dei fiori, dei gigli per l’esattezza e lo scortarono fino alla sede vescovile alla testa dei gonfaloni delle corporazioni delle arti e dei mestieri. In memoria di quell’ avvenimento, Nola ha tributato nei secoli la sua devozione a San Paolino portando in processione ceri addobbati e posizionati su strutture rudimentali e poi su cataletti, divenuti poi 8 torri piramidali di legno più una barca che simboleggia il mezzo su cui San Paolino tornò a Nola. Queste costruzioni in legno, dette Gigli, nell’800 hanno assunto l’altezza attuale di 25 metri, a base cubica di circa 3 metri per lato, con un peso di oltre 25 quintali. La domenica della festa tra mille peripezie, le strade cittadine vengono attraversate dai Gigli, tra canti, balli e una totale partecipazione cittadina. Il giorno successivo, il lunedì, i Gigli vengono allineati innanzi al Municipio e lì resteranno fino alla fine dei festeggiamenti per poi essere abbattuti e svestiti nella stessa piazza: una festa che è tutto un programma! La memoria, le tradizioni sono parte integrante del nostro passato, del presente e del futuro!