//PASQUALE LOIACONO: DA EX ALUNNO A SINDACO

PASQUALE LOIACONO: DA EX ALUNNO A SINDACO

di | 2019-12-17T12:36:36+01:00 16-12-2019 23:50|Alboscuole|0 Commenti

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”. Nelson Mandela

Nato nel 1861, il Liceo classico “D. Morea” è da sempre un punto di riferimento della città di Conversano, nonché una “palestra per le menti”. Tra i suoi banchi si sono formate personalità fondamentali della storia e della cultura italiane: dall’ex Presidente della Camera dei Deputati, on. Luciano Violante, al dott. Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, all’ing. Luca Montrone, fondatore e Presidente di Radio Telenorba, alla dott.ssa Anna Lasorella, ricercatrice presso la Columbia University di New York, al gen. Giuseppe D’Accolti, addetto militare presso l’ambasciata italiana ad Abu Dhabi, ai G.I.P. del Tribunale di Bari Franco e Vito Fanizza, ecc.

Alcuni nomi, poi, sono stati fondamentali per la città stessa. Ex studente del Liceo classico “Domenico Morea” è, tra gli altri, l’attuale sindaco di Conversano, l’avv. Pasquale Loiacono, il quale, attraverso una breve intervista, ha rievocato, insieme a noi, professori, vecchi amici, momenti di vita e di scuola. Anni importanti quelli del liceo per la formazione e lo studio, tali da garantire l’ingresso nel mondo degli adulti. Egli, da alunno, ha messo piede nel Liceo nel 1976 ed è stata una scelta assolutamente piena di convinzione e priva di dubbi; peraltro, con lui c’erano molti suoi amici provenienti dalla medesima scuola media.

Sin dal primo periodo di scuola, il giovane Pasquale si è sentito subito accolto ed è diventato presto parte della classe e, quindi, del Liceo, grazie al clima amichevole fra i coetanei, ed ai professori, bravi e tranquilli. Allora c’era ancora la distinzione tra sezioni maschili e femminili. Tutto, a suo dire, ha contribuito all’impostazione di un anno felice e veramente interessante.

Tuttavia, quello tra alunni e professori non era un rapporto del tutto amichevole: piuttosto, si poteva definire uno star insieme distaccato, improntato ad estremo rispetto. In generale, comunque, il clima era abbastanza sereno, ma i suoi docenti non hanno avuto alcuna influenza sulla sua scelta universitaria e attualmente egli non ha conservato alcun contatto con nessuno di loro. Spesso capita che i ragazzi conservino autonomamente dei libri risalenti ai tempi scolastici, a cui probabilmente sono legati in qualche modo. Questo è anche il caso dell’attuale sindaco, il quale dichiara di aver ancora con sé i tre libri di filosofia del terzo anno, i vari libri di antologia e anche di storia.

  • Ci può raccontare un episodio, un aneddoto, un’emozione risalente alla sua vita scolastica? Cosa ricorda subito pensando al Morea?
– Il primo pensiero che mi viene in mente è il Liceo Show, appuntamento di ogni Dicembre, un momento unico in cui poter mostrare anche le proprie passioni ed interessi più autentici. Ricordo che mi cimentai nelle vesti di presentatore e suonai anche uno strumento musicale.

A volte, succede che si sia così legati ad una persona da non voler lasciarla andare mai. Anche il nostro sindaco ha mantenuto i contatti con alcuni dei suoi compagni di classe di quei tempi, coloro che si sono rivelati i suoi migliori amici nella vita di tutti i giorni. Non è mancato sul finale un suo consiglio a noi studenti e alle future leve, quello di vivere bene questo periodo liceale, in quanto, secondo lui, il più interessante e ricco, e di studiare bene per affrontare le scelte attinenti ed importanti per il proprio futuro. Insomma, un periodo, per quanto non semplice, di cui non si può far a meno: solo attraverso questo passaggio ci si può “muovere” correttamente all’interno del mondo degli adulti e quindi prendere delle decisioni, in cui ha la sua parte anche ciò che ci fa stare in pace con noi stessi. A completare l’intervista, infine, egli ha esposto il suo parere riguardo al nostro Liceo e al cambio di titolazione della scuola: “Il Liceo classico “Domenico Morea” è una delle migliori opzioni, non solo per tradizione, ma anche perché garantisce un percorso formativo completo e consente agli studenti piena conoscenza e sviluppo della propria maturità, secondo materie di studio adatte allo sviluppo psicoattitudinale di ogni studente. A proposito della questione nome, essa è di interesse marginale rispetto alla sostanza del problema. Una certa autonomia è comunque garantita dall’opera e dal lavoro dei docenti, che rendono unico il ruolo del Liceo classico di Conversano”.

Bozzi Alessio, II A LC