dalla Redazione del TGTassoNews – Sapete qual è l’origine del termine Spam?
Ebbene, questo vocabolo, conosciuto da tutti i possessori di un account di posta elettronica, in realtà nacque con un significato che non aveva niente a che vedere con il mondo di internet. Infatti, non si riferiva, alla posta indesiderata, né alle pubblicità ingannevoli, bensì alla carne in scatola.
Spam, infatti, è l’acronimo di Spiced Ham, ed era il nome di una marca di carne in scatola speziata di scarsissima qualità, un prodotto alimentare lanciato sul mercato nel 1937 dalla società statunitense Hormel Foods. Tuttavia, poiché i consumatori statunitensi inizialmente si rifiutarono di acquistare un alimento a prima vista poco appetitoso, Mister Hormel decise di lanciare una massiccia campagna pubblicitaria, reclamizzando su larga scala e con grande insistenza la sua carne in scatola. Dunque risale a quegli anni un primo riferimento a Spam con il significato di “indesiderato”, “fastidioso”.
Negli anni immediatamente successivi, in particolare modo durante la II guerra mondiale, queste scatolette ebbero una grande distribuzione e furono consegnate anche alle truppe americane e quelle alleate.
George Orwell nel suo celebre romanzo “1984”, descriveva lo Spam come “pezzi di carne rosa”, dando una connotazione piuttosto disgustosa alla carne contenuta nella scatoletta.
Fu negli anni ’70 che Spam iniziò a diventare concretamente sinonimo di indesiderato, quando la BBC, all’interno del 25° episodio della nota serie televisiva britannica “Monty Python’s Flying Circus”, trasmise uno sketch comico in cui un cameriere elencava a un cliente tutte le pietanze a base di Spam offerte dal ristorante, recitando così un menù monotematico: l’effetto fu la ripetizione all’infinito della parola Spam che, da quel momento, iniziò a esserre associata all’informazione fastidiosa.