Alaimo Fabio Falsone Jennifer Galanti Giusy – Giorno 7 febbraio la scrittrice Dacia Maraini si è recata presso il teatro “Re Grillo“ di Licata per presentare il suo nuovo romanzo “tre donne. Una storia d’amore e di disamore“. Ad intervenire sono stati dei giovani attori, che le hanno posto svariate domande, alle quali l’autrice ha risposto con molta gentilezza e spontaneità. Dacia ha raccontato del suo rapporto con la tecnologia “tutt’oggi è molto pericolosa, perché permette a dei cretini di usare questo strumento per sfogare il loro odio” ha detto. Successivamente la Maraini ha spiegato il termine femminismo, dicendo che oggi è inadeguato; ha raccontato che moltissime donne in passato hanno lottato e sofferto per ottenere la libertà, ma ancora oggi parecchie vengono discriminate L’autrice, che è vissuta in un paesino vicino Palermo di nome Bagheria, ha definito i siciliani come persone stupende, che risiedono in una terra meravigliosa, ma la cosa che rovina la Sicilia, ha detto, è la mafia, che ha sempre mostrato il lato buio delle persone. Ha consigliato ai siciliani solo una cosa: “amarsi di più“. Dacia ha parlato anche di siciliani illustri come Falcone e Borsellino e della loro lotta contro la mafia. Non ha dimenticato Rosa Balistreri: un’artista molto estroversa, i cui canti erano assai disperati, ma che non venne apprezzata dai siciliani, che invece avrebbero dovuto vantarsene. Infine la scrittrice ha parlato del suo ultimo romanzo “corpo felice” che racconta di un tragico evento personale: la perdita di un bambino al settimo mese di gravidanza. Nonostante ciò, ha aggiunto l’autrice, non è un libro che narra di morte, ma di quanto possa essere bello il periodo della gravidanza per una donna. Al termine l’autrice è stata salutata con fragorosi applausi dal suo pubblico.