di GIADA FRANCIA, 3AO – IIS G. da Catino di Poggio Mirteto
La palestra del nostro istituto Gregorio da Catino è rimasta per molti mesi chiusa per assicurarne la sicurezza, realizzando dei lavori di ristrutturazione. Finalmente il 9 maggio la struttura è stata riaperta e ha permesso a noi studenti di svolgere l’attività motoria regolarmente. Per avere ulteriori informazioni sulla riapertura della palestra mi sono recata dalla nostra preside dottoressa Maria Rita De Santis, a cui ho rivolto alcune domande nell’intervista che segue.
1) Quanta importanza ha la riapertura della palestra, essendo una struttura in cui si svolge un’attività didattica importante e un luogo ricreativo per tutti gli studenti?
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È fondamentale rendere sempre migliore l’offerta formativa che noi vi diamo. Nonostante ci siano altre attività all’interno della scuola, l’attività fisica è importante perché ha portato buoni risultati sia personali che sportivi, vi aiuta a scaricarvi dopo le materie pesanti e, soprattutto, fa capire che quando si seguono le regole si ottengono buoni risultati ed è un’impostazione più che sportiva di vita.”
2) Pensa che anche lo sciopero di noi ragazzi abbia contribuito alla riapertura della palestra?
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Fondamentalmente no. Voi sicuramente avete tenuto alta l’attenzione e avete fatto bene a dare un segnale, ma avevamo già concordato i modi e i lavori di riapertura.”
3) Questa struttura ha ancora margini di miglioramento? Non pensa che si potrebbe cogliere l’occasione per rinnovarla ulteriormente?
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I margini di miglioramento ci sono e debbono esserci, perché si è stata messa in sicurezza ed è una delle strutture migliori del territorio, la sicurezza c’è al cento per cento ma c’è ancora molto da fare. Infatti è stato fatto un finanziamento molto importante e ci hanno garantito che tra giugno e settembre diversi soldi saranno messi a disposizione per dei miglioramenti.”
4) Come mai c’è stato questo ritardo nei lavori rispetto alla data preannunciata? Il ritardo è stato per motivi burocratici o per vari disguidi durante la ristrutturazione?
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Soprattutto per motivi burocratici, perché c’è un codice degli appalti abbastanza complesso e, inizialmente, non si trovava una ditta specifica per lavorare le travi che sono poi state rimesse. Quindi i soldi c’erano la gara era stata fatta, ma si è dovuto aspettare“.
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