//PALAZZO MOCENIGO

PALAZZO MOCENIGO

di | 2019-04-06T08:25:58+02:00 6-4-2019 8:25|Alboscuole|0 Commenti
di Giulia Rosato 1^ C. – In questo mio articolo desidero illustrare le meraviglie e le curiosità inerenti ad uno dei palazzi veneziani più famosi: Palazzo Mocenigo. Dopo essermi accuratamente documentata ecco la sua particolare storia. Di recente ho visitato questo palazzo-museo sito a S. Stae, che è uno degli esempi più illustri del ‘700 veneziano, sede del centro studi di storia del tessuto e del costume ed è  anche museo del profumo. La sua struttura risale al Cinquecento e la famiglia gentilizia veneziana Mocenigo decise di adibirlo a sua dimora nel XVII secolo.   La famiglia patrizia veneziana ha sempre vissuto in questo palazzo fino ai primi anni del Novecento, quando l’ultimo erede Alvise Nicolò decise di lasciarlo definitivamente in gestione al Comune di Venezia che lo destinò così a galleria d’arte e Centro di studi di storia del tessuto e del costume.  Il Comune, nel rispetto di tale lascito ereditario, ha mantenuto gli elementi strutturali del palazzo, gli arredi e i mobili dell’epoca del ‘700, gli affreschi, gli stucchi, i preziosi marmorini, i pavimenti e gli infissi, tramandando così l’autenticità dell’abitazione nobiliare veneziana. Nel 1985 proprio questo palazzo fu il primo punto di riferimento della città per quanto riguarda un interessantissimo archivio di tessuti tipici della tradizione veneziana quali: broccati, damaschi, lampassi e ogni sorta di lavorato artistico tessile, caratterizzati dai colori tipici della Serenissima come il rosso tizianesco, l’oro e l’argento, e le varie tonalità del verde che va riprendere le variazioni dei toni dell’acqua della Laguna stessa. In questo splendido e incantevole Museo si possono dunque ammirare numerosi modelli di vestiti di dame settecentesche, addobbati e decorati con ogni sorta di passamaneria, fiocchi e nastri, impreziositi da ricami e dai merletti provenienti dalla vicina Isola di Burano. Ci sono anche le calzature del tempo chiamate “Chopine”, cioè delle vere e proprie zeppe che agevolavano l’altezza delle donne per poter apparire più snelle.  Per la particolare cura della produzione di tutte queste manifatture si può affermare che tutte costituiscano un esempio di raffinatezza, eleganza, e ricercatezza degli artigiani del tempo che hanno reso famosa Venezia anche nella cultura della moda. Mi ha particolarmente colpita un particolare copricapo: la “solana” che veniva usato dalle donne veneziane nel ‘500  che è privo di cupola ed è costituito da una larga tesa, che serviva per decolorare i capelli, facendoli sciogliere sulla tesa stessa, che erano inumiditi con delle sostanze schiarenti e venivano esposti al sole per molte ore sulle altane veneziane.  In questo stesso palazzo nel 2013 venne allestito anche il Museo del profumo, dove si può ammirare la sua storia e quella delle essenze, che evidenzia l’antichissima tradizione di Venezia anche nel campo della cosmetica.  Nel Museo sono presenti degli strumenti multimediali attraverso i quali si attua un laboratorio sensoriale con il quale si possono scoprire nuove ed inedite essenze. La costituzione di questo Museo è destinata anche alla formazione didattica, infatti  sono state introdotte delle postazioni olfattive che hanno il compito agevolare i visitatori, anche più giovani, e a far approfondire le loro conoscenze sulle essenze sfruttando i sensi. Sono anche presenti innumerevoli boccette e bottigliette con le più particolari decorazioni, in vetro, in bronzo, in ferro, in argento, che nell’osservarle sono una più bella dell’altra. Questo Palazzo-Museo non è molto pubblicizzato, è forse meno conosciuto di altri, come, ad esempio, Ca’ Rezzonico, ma comunque ha una sua struttura architettonica meravigliosa. La famiglia Mocenigo ha dato anche i natali ad alcuni dei più famosi Dogi veneziani, Ammiragli ed Ambasciatori della Serenissima dei quali ci sono i relativi ritratti nel ‘Salone delle Feste’. Per tutti questi motivi raccomanderei una visita a questo Museo che purtroppo rimane fuori dal turismo di massa ma che invita a scoprire nuovi, diversi ed interessanti percorsi per tutti coloro che amano conoscere ed approfondire la storia della ‘vera’ Venezia.