Arenella,Capolupo, Laguardia, Pirretti.I ragazzi della V A AFM simulano il ruolo di ministri per deliberare una manovra alternativa.
Pochi giorni fa si è svolta l’ultima di un ciclo di sedute del Consiglio dei Ministri simulate dalla classe V A A.F.M del nostro istituto.
Gli studenti, nel corso dell’Unità di Apprendimento “ S’io fossi…” programmata nell’ambito della disciplina curriculare Economia Finanziaria Pubblica, hanno potuto acquisire alcune conoscenze basilari in termini di bilancio pubblico al fine di portare a termine la consegna loro assegnata : l’elaborazione di una manovra finanziaria contenente gli obiettivi programmati e le strategie adottate e corredata dei relativi documenti contabili. Le ragazze e i ragazzi hanno appreso, mettendoli in pratica, nuovi concetti; hanno familiarizzato per circa due mesi con una terminologia piuttosto ostica e affrontato “da vicino” le problematiche economico-finanziarie del nostro Paese comprendendone appieno la complessità. Uno degli obiettivi di questa attività è stato quello di far misurare gli studenti con le scelte e le delibere che l’esecutivo di anno in anno è chiamato a compiere, facendoli immedesimare nel ruolo .
Gli alunni hanno lavorato in gruppi con metodologia laboratoriale. Ogni gruppo ha espresso due dei dieci Ministri prescelti e, dopo aver analizzato con attenzione alcuni documenti sulla situazione economica del Paese e sugli obiettivi perseguiti nella manovra precedente, hanno elaborato il loro piano di spesa individuando le missioni e i programmi su cui operare e le relative coperture finanziarie al fine di un significativo miglioramento della situazione economica italiana.
La manovra elaborata dagli alunni è stata realizzata rispondendo alle direttive indicate dalla Commissione Europea nel relativo Semestre 2018. Ne è risultato un programma finanziario chiaro e dettagliato nel quale si prevede un notevole aumento delle spese in conto capitale rispetto a quelle correnti. I benefici generati da queste spese, le sole che potrebbero giustificare un deficit ancora non conforme agli standard europei previsti, si riflettono sul medio/lungo periodo, determinando un aumento dell’occupazione, degli indici di sviluppo e, soprattutto, una minore incidenza del debito pubblico che andrebbe a rapportarsi su un Pil più elevato. Tali benefici possono essere inoltre ampliati per effetto del moltiplicatore degli investimenti. Grande attenzione alla innovazione e alla ricerca, alla messa in sicurezza degli istituti scolastici, alle politiche dell’occupazione, incentivate da un minor costo del lavoro, alle emergenze ambientali. Una manovra finanziaria di trenta miliardi che, decisamente in controtendenza, destina fondi per una maggiore affermazione del sistema S.P.R.A.R, ritenuto il più efficace per una vera politica di integrazione e per migliorare le condizioni e i tempi della giustizia. Sul fronte delle entrate le altre interessanti novità introdotte da questa manovra finanziaria “studentesca”: dalla introduzione di una tassa patrimoniale, mai approvata dai governi reali, avente ad oggetto la ricchezza dei soggetti più benestanti del Paese, alla riduzione delle aliquote sul reddito delle persone fisiche per i ceti medio-bassi, ad una maggiore tassazione di alcol e vincite. Tante erano le perplessità iniziali dei ragazzi, i quali sono stati catapultati in un mondo del tutto nuovo ed hanno dovuto redigere documenti che richiedevano conoscenze e competenze di livello elevato in materia di finanza pubblica. Al termine, invece, essi si sono dimostrati davvero entusiasti del lavoro portato a termine e si sono chiesti come mai i governi abbiano sempre avuto tante difficoltà a risollevare l’economia italiana. In fondo è un gioco da ragazzi. Magari saranno loro tra qualche anno a provarci davvero. Magari, come nella simulazione, sarà una donna Presidente del Consiglio a guidarli.