di Maria Bensorte – Il termine omosessualità significa attrazione sessuale per individui dello stesso sesso. La radice di questo termine deriva dall’antico occitano che significava allegro, poi passò dal francese all’inglese e nell’Ottocento prese il nome di depravato, tanto che il termine gay era sinonimo di donnina allegra, cioè prostituta.
Solo negli anni ‘30 il termine gay fu compreso dai parlanti inglesi, ma solo nel 1969 sì usò correttamente a causa del movimento di liberazione omosessuale. Ma ancora oggi, come nell’antichità, gli omosessuali vengono discriminati per il loro orientamento sessuale.
Ad oggi ciò che sembra piacere alla società è giudicare e piuttosto che accettare le persone per la loro diversità le insultiamo e le allontaniamo.
Viviamo in una società in cui facciamo a gara a chi è più figo, falso , lunatico, una società in cui se insulti vieni reputato “GRANDE”.
Il 17 Maggio si è celebrata la ricorrenza della giornata contro l’omofobia , che ci ricorda l’eliminazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.
Omofobia è la paura e odio nei confronti dell’omosessualità da parte della società etero.
INTERVISTA
Quando hai capito di essere omosessuale?
Io sono una ragazza bisessuale: ho capito che mi piacevano anche le ragazze verso i 12/13 anni, perché ho conosciuto una ragazza e me ne sono innamorata subito, a prima vista.
Come hai reagito ?
All’inizio stavo male con me stessa, non capivo il perché mi fossi innamorata di una ragazza e ho attraversato anche un periodo da autolesionista.
Come hanno reagito i tuoi familiari/amici?
Il coming out con i miei genitori l’ho fatto dopo un anno e l’hanno presa abbastanza bene e sono rimasta anche stupita dalla loro reazione, solo che mia madre ha paura che possa star male per il giudizio altrui.
Sei stata bullizzata per il tuo orientamento sessuale?
Si, sono stata bullizzata, soprattutto da un mio ex che quando mi vedeva per strada mi urlava “lesbica di merda”, avendo anche l’ignoranza di non saper distinguere una lesbica da una bisex.
Come hai reagito agli insulti?
Con menefreghismo, ho imparato ad accettarmi e ad avere autostima e ormai gli insulti mi scivolano addosso.
Cosa pensi dell’omofobia?
L’omofobia è una brutta bestia, penso che nel 2020 non dovrebbero esserci discriminazioni di alcun tipo e penso che ci sia molta, ma molta ignoranza e disinformazione e sto cercando di far arrivare un messaggio contro l’omofobia, perché noi siamo esseri umani e siamo liberi di amare chi vogliamo.
Quando è avvenuto il tuo primo coming out?
Il mio primo coming out è avvenuto in terza media con i miei compagni di scuola e molti hanno reagito insultandomi e dicendomi che “ero troppo brutta per essere desiderata dai maschi”.
Cosa diresti alle persone che affermano che due genitori omosessuali non siano in grado di crescere un figlio?
Io sono cresciuta senza un padre con l’amore e l’affetto di mia madre e mia nonna che comunque sono sempre due donne e penso di essere cresciuta e di star crescendo bene e penso anche che i genitori con la G maiuscola, sono quelli che crescono un figlio con educazione, rispetto e amore e che soprattutto insegnano ai propri figli ad amare il prossimo.
-9 ti è capitato che alcune persone importanti per te si siano allontanate dopo aver saputo il tuo orientamento sessuale?
Finora ho solo trovato persone d’oro e degne di essere chiamate amici veri e anzi con alcuni di loro il legame si è rafforzato.
-10 esprimi un tuo pensiero sull’omosessualità.
Prima ero completamente ignara di questo bellissimo e stupendo mondo, che poi alla fine è la stessa identica cosa di un “amore etero” se così vogliamo definirlo. Ma comunque non è l’omosessualità o la comunità LGBT ad essere bella, ma l’amore in sé con tutte le sue sfumature, perché imparate che l’amore non ha legge, non ha regole e che è sempre stata la società ad imporre delle regole e considerare “malati mentali” le persone omosessuali. Per finire, sono molto contenta di aver collaborato a quest’intervista.