//OH HARRIET, recensione di Hiba e Alison, Secondaria di Gazzo

OH HARRIET, recensione di Hiba e Alison, Secondaria di Gazzo

di | 2019-12-03T22:16:54+01:00 3-12-2019 22:16|Alboscuole|0 Commenti
Il libro OH HARRIET , scritto da Francesco D’Adamo,  inizia con la presentazione del giornalista, Billy Bishop che, nel 1912, durante l’affondamento del Titanic, riceve l’incarico di andare ad intervistare una vecchia signora, Harriet appunto, una donna di colore fuggita dalla schiavitù che, da libera, dedicò la sua vita ad organizzare la fuga di altri schiavi rischiando la sua vita. Il libro è un racconto dentro il racconto, in quanto si narra del giornalista Billy che a sua volta intervista Harriet facendole rivivere la storia della sua vita. I personaggi principali sono dunque Billy ed Harriet. “Questo ritorno al passato” è narrato in un luogo chiuso, l’abitazione dell’anziana donna. Il libro è caratterizzato da un lungo flashback durante il quale la donna ricorda il suo doloroso passato; il narratore è esterno alla vicenda ed il linguaggio è semplice e ricco di discorsi diretti. Questo  testo ci ha insegnato l’importanza del coraggio, il valore dell’uguaglianza: qualsiasi sia il nostro aspetto, la nostra provenienza, la nostra etnia, nessuno è superire all’altro. La schiavitù, in qualsiasi sua forma, è inaccettabile. A noi è piaciuto molto questo libro nonostante affronti argomenti duri come il calvario di molte persone che, in passato, sono state ingiustamente discriminate, maltrattate e nei casi più gravi, anche uccise. Vi sono state ingiustizie commesse a cui noi ragazzi, oggi, non pensiamo mai.