di Redazione
Grande fermento oggi per gli alunni delle classi terze della scuola Vaccina di Andria che hanno avuto la possibilità di incontrare il campione olimpico di origine andriese, il marciatore Francesco Fortunato.
Grazie ai docenti del Dipartimento di Educazione Fisica, i ragazzi hanno potuto ascoltare le preziose parole che il giovane campione ha loro riservato in nome dei sani principi che stanno alla base dello sport. Classe 1994, Francesco Fortunato fa parte delle Fiamme Gialle e ha conquistato il 15° posto ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 e il 5° posto agli Europei di atletica 2022, per citare le vittorie più recenti. Perché Francesco ha cominciato sin da giovanissimo…da quando aveva 14 anni.
Nel parlare ai ragazzi, il campione ci ha tenuto a sottolineare l’importanza della costanza, della determinazione e della concentrazione che bisogna necessariamente sviluppare per coltivare una vera passione. Sì, perché di passione si tratta: sapere per quale motivo ci si sveglia al mattino, dare un senso alle proprie azioni e ai propri obiettivi. Certo, la strada è lunga e difficile, come d’altronde è difficile per i ragazzi sapersi destreggiare tra compiti e interrogazioni, anche se lo studio non è il campo in cui si eccelle. Questo è stato il messaggio che Francesco ha voluto lasciare ai giovani alunni: sapersi impegnare, coltivare una passione nonostante tutto, avere sempre un piano B e impegnarsi nello studio. Lo stesso Francesco quando ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dello sport, non aveva ben chiaro quale fosse quello più adatto a lui e ha dovuto cercare, ha dovuto provare prima la pallavolo, il tennis, il nuoto e poi eccola, l’atletica leggera della quale si è innamorato fino a raggiungere i suoi grandi traguardi.
Ed è questo che anche la Dirigente Francesca Attimonelli ha voluto sottolineare: essere resilienti, non soltanto resistere, ma essere in grado di riprendersi e di andare avanti anche nei piccoli problemi quotidiani. Nello sport, come nella vita, ci vogliono volontà e impegno.
«Sei soddisfatto della tua carriera? La paura dell’ignoto, l’ansia…come affronti le tue gare?» Queste alcune delle tante domande che i ragazzi hanno posto a Francesco che ha colto l’occasione per confermare quanto sia importante nel mondo dello sport e nella vita tendere sempre a risultati migliori: sì, certo, lui si dice soddisfatto della sua carriera ma proprio quella voglia di fare sempre meglio gli suggerisce che forse avrebbe potuto pretendere di più da sé stesso e questo lo incita a impegnarsi ancora più a fondo. Ed inoltre, le farfalle nello stomaco… quelle sì, si provano sempre nonostante siano state tante le gare affrontate, ma il trucco sta nell’aver imparato a gestire l’ansia, la paura, la tensione.
Ecco perché la presenza di Francesco Fortunato è stata fortemente voluta, così come ha affermato il prof. Giacinto Loconte: per avere un modello su cosa significhi affrontare le difficoltà nella vita di tutti i giorni. Perché si impari ad affrontare con la capacità di resistere alla fatica e alle difficoltà i piccoli problemi che, altrimenti, diverrebbero enormi.
L’incontro si è concluso con una dimostrazione di marcia nel cortile della scuola: con a capo Francesco, una fila di ragazzi si è cimentata in una piccola marcia conclusasi con una foto di gruppo…indimenticabile!