di Rosada Angela e Bertoldini Bianca Classe 1^B. – In quest’articolo desideriamo parlare di una notizia che abbiamo letto su un libro intitolato “FAKE” scritto da Daniele Aristarco edito da Einaudi – Collana Ragazzi – pubblicato nel marzo 2018. La bufala in questione riguarda quella del “blue monday”. Perchè ha scelto il colore blu?. Nei Paesi anglosassoni il blu viene associato alla tristezza. Quando la misurazione della circonferenza non era nota, ma si riteneva che la Terra avesse la forma di una sfera, il filosofo Eratostene di Cirene, più di due mila anni, fa sosteneva che essa fosse di 7 chilometri, oggi invece sappiamo che ne misura 4 chilometri. Da allora i matematici calcolarono di tutto: il calore e l’umidità, le loro probabilità e la connessione attraverso i rischi che esse possano generare molti danni a seguito delle variazioni di temperatura nei vari giorni delle stagioni comportando molta tristezza nelle persone. Ma a Cliff Arnall tutto questo non bastava, infatti volle calcolare esattamente “il giorno più triste dell’anno”. Dopo numerosi calcoli venne fuori che questo cadeva il terzo lunedì di gennaio. In questo giorno i cittadini al sud dell’equatore sarebbero davvero inclini alla tristezza. Dopo aver compiuto vari studi e aver rifatto i calcoli escogitò una formula simbolica che viene spiegata in questo modo: le condizioni meteorologiche con simbolo (W), il debito con il simbolo (D), il tempo dopo le bellissime vacanze di Natale con simbolo (T), il denaro che si é guadagnato con il simbolo (d), il fallimento dei buoni propositi del anno nuovo con il simbolo (Q), la poca voglia di fare con simbolo (M) e il desiderio di fare qualcosa di appagante con il simbolo (Na). Nel 2005 la formula di Arnall venne diffusa grazie a un canale televisivo britannico che reclamizzava viaggi dicendo che per abbattere la tristezza del “blue monday” bisognava acquistare un viaggio all’istante. Dopo questa anche altre agenzie fecero lo stessa cosa cercando di promuovere i propri prodotti. La formula di Arnall, non potrà mai essere applicata perché era una fake, cioè un’invenzione utile soltanto a incrementare vendite.