di Mattia Giangaspero, Classe 1^ B. –
Il serbo Djokovic è uno dei migliori giocatori di tennis al mondo ed è il numero 1 della classifica ATP. E’ nato il 22 maggio 1987 a Belgrado allora parte della Jugoslavia. I suoi genitori sono Srdan Djokovic e Dijana Zagar. Ha due fratelli più piccoli anche loro tennisti, il primo, Marko Djokovic è 581esimo al mondo, mentre il secondo, Dorde Djokovic è invece 1463esimo al mondo. Novak Djokovic inizia ad appassionarsi a questo sport a sei anni quando, davanti alla pizzeria dei suoi genitori, vede costruire dei campi da tennis. Finita la costruzione dei campi andava sempre a guardare davanti alla recinzione dei campi per osservare gli allievi dell’ex tennista professionista Jelena Gencic mentre si allenavano. Dopo qualche giorno l’allenatrice chiese a Novak se volesse provare a giocare e Novak accettò. Il giorno dopo Novak si presentò sul campo da tennis col borsone pieno di tutto il materiale degno di un professionista. Dopo qualche fase di allenamento, l’allenatrice si rese conto che il ragazzino Djokovic possedeva delle grandi potenzialità. Incominciò a farlo allenare ogni giorno dopo la scuola per affinare e rendere naturali i suoi movimenti tennistici. L’allenatrice non lo allenò soltanto nel tennis, ma gli fornì anche una vera e propria educazione intellettuale e sportiva. Passò del tempo e nonostante Belgrado fosse bombardata dalla NATO, a causa della guerra civile in atto nell’ex Jugoslavia, Novak continuò gli allenamenti sempre con la stessa allenatrice. Giunse così il 27 gennaio del 2010 quando Novak Djokovic giocò i quarti di finale degli Australian Open. Era iniziata la sua grade carriera tennistica come protagonista della conquista di numerosi titoli e possessore di record che lo hanno fanno considerare il miglior giocatore del decennio 2010. Ha trionfato ben 18 volte sulle 28 finali disputate nel Grande Slam, ha vinto 9 Australian Open, che costituisce il record assoluto, 5 vittorie a Wimbledon, 3 US Open e un Roland Garros. Per concludere vorrei suggerire di guardare come esempio quello che questo campione ha fatto perché dalla sua straordinaria volontà e forte determinazione si impara tanto. Ora vi saluto dandovi appuntamento al prossimo articolo.