Ad oggi i cosiddetti “viaggi di istruzione ” ci sono stati tolti poiché la situazione “Covid” non permetteva di poter fare spostamenti e soprattutto assembramenti.
È brutto per noi ragazzi, ma soprattutto, per i maturandi essere privati di un viaggio che oltre ad avere uno scopo educativo, ci consentiva di visitare luoghi che abitualmente non vediamo tutti i giorni, oltre al non viversi un momento magico come quello della gita. Essa era anche un momento di socializzazione nel quale potevamo conoscere nuove persone, oltre che un mezzo per imparare cose nuove anche più gradite poiché avveniva lontano dall’edificio scolastico.
È angosciante pensare che ragazzi che frequentano il loro ultimo anno di superiori o di medie, devono essere privati di questi momenti che capitano una sola volta nella vita. Tenendo conto della situazione attuale che stiamo attraversando, con le nuove normative per convivere con il covid19, pensiamo che sia giusto prendere in considerazione la possibilità di tornare a fare gite, come prima della pandemia ma con la giusta cautela.
Ognuno di noi ricorda qualcuna delle gite più interessanti fatte in passato. In particolare è rimasta nella memoria ad una delle redattrici quella a Roma qualche anno fa. Ricorda a tutt’oggi il suo entusiasmo e quello della sua classe nell’andare finalmente a fare una visita guidata fuori dalla nostra regione, si respirava aria di libertà, felicità, non solo perché si era fuori dall’istituto ma anche perché non si aveva nessun tipo di preoccupazione, come invece le abbiamo ad oggi con la presenza del Covid. Si respirava soprattutto la voglia di conoscere, di scoprire nuove cose, nuovi racconti storici che magari andavano oltre i libri scolastici.
Oltre alla storia che una città come Roma può regalarti, stupivano gli artisti di strada che riuscirono ad attirare moltissimo la sua attenzione: molti disegnavano quadri con poco e niente, molti altri riuscivano a rimanere sospesi nell’aria lasciando tutti senza fiato. In un momento di pausa si a creò una specie di “pallone ” con i fogli d’alluminio che incartavano i nostri pranzi, e si giocò quasi tutte le classi insieme in una piccola piazza fino a quando non ricominciò la visita guidata. È stata una delle esperienze più belle, e ad oggi stando al quinto anno si desidererebbe passarne un’altra simile con la tutta classe.
Dopo tre anni di pandemia, ricordiamo ancora il giorno in cui ci comunicarono di poter fare delle gita, tra cui quella di 5 giorni a Rimini, eravamo molto entusiasti, felici e pieni di gioia, perché era arrivata finalmente l’occasione di vivere un’esperienza bellissima tutti insieme. A pochi giorni dalla partenza, quando la gita era veramente dietro l’angolo e quindi pronta ad accoglierci per un cammino pieno di avventure, divertimento e istruzione, l’Italia cadde in lockdown e quindi il nostro sogno fu spezzato da un giorno all’altro. Crediamo che l’unica cosa che ci rimane, ad oggi, è quello di sognare ad occhi aperti e viaggiare, viaggiare e viaggiare con la mente, con la speranza di tornare alla normalità, ma anche di arrivare ad un punto ben preciso cioè l’infinito. Auguriamo a tutti i ragazzi dell’istituto, ma soprattutto, consigliamo loro di viversi queste esperienze nel mondo più bello possibile, con il giusto interesse e la giusta profondità, perché resteranno ricordi ma soprattutto esperienze che segneranno la vita in modo positivo, ingrandendo anche il proprio bagaglio culturale.
ANTONELLA BIFONE, MARGHERITA SABATINO, MARIA VERDE (5^ C)
Nostalgia delle gite scolastiche
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2022-02-19T19:08:45+01:00
19-2-2022 19:08|Alboscuole|0 Commenti