Il giorno 26/11/2021 le classi 3^C e 3^D della Scuola Secondaria di I grado “R. Moro” dell’I. C. “Modugno – Moro” hanno organizzato un laboratorio di continuità per le classi quinte della primaria, in visita per la prima volta nella loro nuova scuola media. Il laboratorio è stato intitolato ‘Nonno, sai cosa sono i tik tok?’, ma con i tik tok quest’attività non ha niente da vedere: il fulcro, infatti, di questo laboratorio è in realtà la parola “nonno”. Perciò gli alunni hanno deciso di iniziare l’attività con i bambini spiegando loro l’etimologia di questa parola, che deriva dal latino tardo ‘nonnus’, cioè monaco o avo, per poi essere usata nell’italiano per indicare il genitore del genitore. I bambini hanno cominciato a parlare dei propri nonni, dicendone il nome e spiegando cosa si fa con loro e dove vivono. Alla fine di questo momento è stato spiegato che in realtà non tutti i nonni sono autosufficienti e che a volte hanno bisogno di essere trasferiti in una RSA (residenza sanitaria assistenziale). E dopo aver spiegato anche il significato di questa parola, è partita la vera attività: gli alunni hanno raccontato di essere entrati in contatto con una RSA, la ‘Mater Sapientiae’ di Milano, dove i nonni vengono seguiti e aiutati da personale specializzato. Gli alunni delle 3^C e 3^D perciò hanno deciso, nel periodo della festa dei nonni, di mandar loro delle bellissime e colorate lettere poiché, dopo il lungo periodo di chiusura a causa del Covid, i nonni avevano bisogno di tirarsi su di morale e di sentirsi meno soli. Le lettere sono molto piaciute e i nonni hanno deciso di rispondere, “adottando” in un certo senso tutti gli alunni di queste classi. Il nome del progetto è nato proprio da una lettera in cui un’alunna, Alessandra, chiede ad un nonno se sa cosa sia un tik tok, poi glielo spiega, sperando di poterne fare un giorno uno insieme. Così, dopo aver visto un video con foto e lettere dei nonnini della RSA, anche tutti i bambini presenti al laboratorio hanno scritto alcune lettere da mandare ai nonni per il Natale. Poi, guidati e assistiti dagli alunni dello Staff, le hanno colorate, decorate e infine consegnate alla prof.ssa Cassano, referente del laboratorio, che le invierà ai nonni di Milano. Ai bambini quest’attività è molto piaciuta, sono stati felici di mandare lettere a dei nonni pur senza conoscerli, facendo finta che siano i loro nonni o quelli che ora non ci sono più. Hanno anche descritto la nostra Barletta, una città così lontana da Milano, per farla immaginare ai nonni; hanno parlato del proprio carattere e di ciò che amano fare, sperando di tirare su il morale di questi nonnini così lontani, ma ora anche più vicini.
Carmine Milici, classe III C