di MARTINA DEL GIUDICE – Trapani bellezza naturale, Trapani e la sua storia: patrimonio inestimabile, Trapani e la squadra di calcio: amore incommensurabile, Trapani e la squadra di basket: amore incalcolabile, Trapani e l’Aeroporto di Birgi: storia infinita, realtà trapanese e risorsa turistica del nostro territorio. La storia ci ricorda che il nostro scalo “Vincenzo Florio” da quando nei primi anni sessanta diventò civile ha sempre avuto fasi altalenanti, mai una continuità. Infatti, da quando sono iniziati i primi collegamenti con la Capitale, solo quello per Pantelleria ha avuto assiduità. Dopo gli anni novanta che segnarono un periodo di quasi inattività si dovette aspettare il 2003 per aver un incremento con le compagnie AIR ONE, AIR BEE e MERIDIANA, ma solo la RYANAIR era riuscita a dare una certa solidità e importanza alla nostra città e al nostro territorio. Ma come accade in tutte le belle favole, questo castello inizia a perdere consistenza già con la crisi libica (l’aeroporto viene chiuso al traffico civile) poiché essendo soprattutto di natura militare e, grazie anche alla presenza della base NATO ( NATO Airborne Early Warning), le piste servivano ad agevolare le Operazioni dell’Aeronautica Militare. Successivamente, nel 2013, anche se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti lo ha individuato tra gli aeroporti d’interesse nazionale, nel 2017 si inizia a vociferare che l’aeroporto di Birgi avrebbe dovuto chiudere (notizie personalmente avute dalle hostess e steward poiché dal 2009 viaggio spesso per motivi familiari con destinazione Roma), ma solo verso la fine del 2017 si è avverata questa profezia di declino che ha dato il via a botta e risposta continui tra i Sindaci dell’hinterland trapanese e la Regione nella persona del Presidente Crocetta. Per sostenere il Nostro scalo è stato indetto un bando di gara in cui ha partecipato solo una compagnia (Ryanair) che, successivamente ha annullato dopo il ricorso dell’Alitalia e quindi, perdita di tempo per indire un’ulteriore bando di gara. In questo gioco vizioso chi ne sta soffrendo sono le strutture turistiche che già registrano un vertiginoso calo delle prenotazioni di circa il 70%. Sono stati organizzati sit-in davanti la Prefettura da parte di cittadini dell’intera provincia e dai sindaci che hanno appoggiato l’accordo di eco-marketing soprattutto per chiedere che fine avessero fatto i soldi stanziati dalla Regione (2 milioni e 500 mila euro) per la crisi libica e che arrivati alla Provincia erano stati restituiti alla Regione perché non utilizzati e successivamente ritornati indietro, mancati di 1 milione e 500 mila euro. Quindi che fine hanno fatto questi soldi? Sta accadendo che, mentre il Nostro scalo è in declino, quello di Palermo cresce e quindi la compagnia Irlandese potrebbe essere in combutta con la GESAP il cui azionista di riferimento è il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando”.il pesce grande mangia quello piccolo”. Ci sono riusciti con il nostro porto, adesso puntano all’aeroporto. Tutto questo perché manca quella persona o quella politica che difenda gli interessi dei cittadini trapanesi, dei turisti, degli operatori e di tutto quello che fa PARTE DELLA NOSTRA MERAVIGLIOSA E GRANDE TRAPANI……….