L’8 marzo si celebra la festa delle donne.
Molti anni fa le donne non erano considerate e venivano sottomesse al marito non scelto e al padre e, se disobbedivano loro, venivano punite severamente. L’unica cosa che potevano fare era occuparsi dei lavori domestici e della famiglia: cucire gli abiti, cucinare e occuparsi dei propri figli.
Le donne non potevano fare scelte come, per esempio, votare, non avevano lo stesso stipendio degli uomini e facevano lavori umili.
Non siamo più nel passato, con le stesse regole, adesso noi donne abbiamo dei diritti e siamo più rispettate di prima, ma ancora si verificano dei femminicidi e questo non va bene, bisogna fermarli!
Gli uomini devono capire che nessuno può appartenerci, noi siamo libere di fare quello che vogliamo: se vogliamo correre, corriamo; se vogliamo giocare a calcio, ci giochiamo; se vogliamo giocare con le macchinine e non con le bambole, lo facciamo; se vogliamo vestirci in un modo alternativo, ci vestiamo in quel modo.
Perché noi abbiamo il diritto di essere le persone che vogliamo e di non essere controllate dagli uomini con un telecomando e non siamo il giocattolo da buttare a terra quando ci siamo stufati.
Questa giornata può servire agli uomini perché possano capire il ruolo delle donne e di quanto sono importanti.
Gli uomini devono ricordare che è grazie ad una donna se in questo momento sono al mondo; perciò non bisogna trattare noi donne come se fossimo degli stracci!
Oggi non è la festa delle donne… la festa delle donne è tutti i giorni!
Marta Caldieraro 3C, Federica Mammì 3H