di Chiara Perugini e Giulia Brenciani (II C) – Venerdì 27 Ottobre 2019 si è svolto in tutta Italia il terzo sciopero per il clima indetto da Greta Thunberg. Nella nostra piccola Fabriano non siamo rimasti a guardare, anzi ci siamo rimboccati le maniche. La piazza pullulava di persone, per lo più di ragazzi, che reggevano cartelli o striscioni con slogan che si riferivano alla situazione climatica attuale. Non sono mancati i discorsi, le incitazioni, il giro del centro storico perché «la nostra casa è in fiamme», come dice Greta, e noi non possiamo non fare nulla. Anche i bambini delle scuole elementari hanno dato il loro sostegno, raccogliendo cartacce e ripulendo i giardini pubblici. Il problema è di scottante attualità, lo stiamo vivendo da vicino ogni giorno, «dobbiamo agire». Ogni singola persona può dare il suo personale contributo, basta fare la raccolta differenziata e non sprecare, per esempio, l’acqua inutilmente. L’importante è conoscere il problema e cercare una soluzione. Un numero sempre maggiore di giovanissimi si sta finalmente rendendo conto della situazione, in quanto quello che accadrà sarà il nostro futuro. Noi giovani siamo il futuro e non possiamo restare a guardare.