//NON MI AVETE FATTO NIENTE

NON MI AVETE FATTO NIENTE

di | 2018-06-29T20:16:04+02:00 29-6-2018 20:16|Alboscuole|0 Commenti
di VALENTINA POMPONIO – Quest’anno si è svolta la 68° edizione del Festival di Sanremo. Sul palco del Teatro Ariston si sono esibiti 28 artisti in gara. I presentatori: Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco   Favino. Il Festival si è svolto tra il 6 e il 10 febbraio. La regia curata da Duccio Forzano, le musiche dirette da Geoff  Westley. Il titolo di questa edizione “Un giorno qualunque”. Ermal Meta e Fabrizio Moro con la canzone “Non mi avete fatto niente” hanno voluto portare su un palcoscenico importante come quello di    Sanremo un  tema fortemente attuale: il terrorismo e i luoghi colpiti da quest’ultimo. Questo brano nonostante abbia suscitato numerose polemiche, è la canzone vincitrice ed è stata definita una canzone d’amore nei confronti dell’umanità. Fabrizio Moro e Ermal Meta sono arrivati al primo gradino del podio del  Festival di Sanremo. Il mondo è stato colpito dall’ Asia all’Inghilterra da violenze inutili: Cairo e Le Ramblas nel 2017, la strage del Bataclan del 2015, Londra nel 2017,  Nizza 2016. Il testo è, infatti, ricco di riferimenti ed accadimenti realmente successi. Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno detto di essersi ispirati a quanto accaduto al concerto di Ariana Grande di Manchester: Il 22 maggio 2017 un attentatore suicida provocò la morte  di 22 persone dopo un concerto della cantante americana. “Non mi avete fatto niente” è la risposta necessaria quando  succedono cose così: non mi avete fatto niente, non avete   fatto nulla alla mia vita e  alle mie  convinzioni, non mi avete fatto paura. Perché è di paura che si nutre questo mostro. La paura di non poter essere ciò che si è, la paura di soffrire, di veder soffrire i cari, infine la paura di morire. “Non mi avete fatto niente”: un urlo per sé e per gli altri, un modo di  proteggersi e proteggere, che ci riconcilia con la serenità e la forza di non avere paura. “Quando hai a che fare con la morte il terrore e la paura – ha spiegato Moro al Corriere – è il momento di tirar fuori la parte più coraggiosa dell’anima”. Citando il testo “Il mondo si rialza col sorriso di un bambino”.