E. Filippone-C.Siragusa-S. Danna- E. Cozman- I. Cozman- D. Donven –
Quest’installazione, con i suoi elementi simbolici, racchiude la sintesi dell’orrore avvenuto nei campi di concentramento. Abbiamo utilizzato il filo spinato per sottolineare, fin da subito, la definitiva chiusura dal mondo per chi veniva internato. Al centro abbiamo collocato una camicia a righe con un numero cucito sopra, numero che cancellerà per sempre l’identità dell’uomo riducendolo al “Non-Essere”.
C’è anche un orsacchiotto con il quale abbiamo voluto ricordare gli innumerevoli bambini, morti solo per essere tali.
Ogni anno, a scuola, parliamo molto di questa giornata perché riteniamo che la Memoria sia un importante “vaccino” contro le recidive che, purtroppo, potrebbero ripetersi nel lungo cammino temporale dell’umanità. Attraverso testimonianze, documentari e film abbiamo conosciuto ed analizzato i contenuti che la storia ci ha lasciato. Così, dopo discussioni libere e riflessioni, la consapevolezza sugli orrori subiti dai nostri fratelli si è meglio delineata, è diventata lucida e soprattutto abbiamo capito come continuare a ricordare sia doveroso e indispensabile.