La redazione.
In occasione della giornata contro il bullismo, nelle nostre classi, le maestre ci hanno guidato in una profonda riflessione su un argomento che tocca da vicino tante persone, soprattutto bambini e adolescenti: bullismo e cyberbullismo. Del bullismo purtroppo ne eravamo già a conoscenza, ma negli ultimi anni questi atti ingiuriosi, ricatti psicologici e violenze verbali, si stanno manifestando anche attraverso strumenti tecnologici come computer, tablet e cellulari, ad opera dei così detti leoni da tastiera che, attraverso i social, nascondendosi spesso dietro falsi profili, insultano e mettono alla gogna persone che secondo loro sono più deboli e tutto questo si traduce con una parola sola: cyberbullismo.
In classe ne abbiamo parlato tanto tra di noi raccontandoci le nostre esperienze, commentando testi di lettura e lasciandoci sensibilizzare anche dalla visione di un bellissimo film come “Wonder”, tutto ciò per imparare due cose importantissime: la prima è che le persone più deboli, non sono le vittime bensì i bulli che spesso attaccano bambini che hanno tutto ciò che a loro manca; la seconda lezione di vita che abbiamo fatto nostra è che non dobbiamo avere paura dei bulli e se dovessimo diventare oggetto di insulti e ricatti dovremmo parlarne subito con un adulto, magari i nostri genitori oppure le nostre maestre, perché è fondamentale denunciare questi comportamenti violenti e fare in modo che i bulli vengano aiutati a prendere coscienza del male che fanno affinché possano cambiare e diventare bambini e ragazzi migliori.
Il simbolo che ha contraddistinto la giornata contro il bullismo è stato un nodo blu. Ringraziamo di cuore le nostre maestre per aver dedicato tempo al confronto su questo nodo della nostra società che speriamo, pian piano, di sciogliere con un atteggiamento di apertura e di tolleranza verso il nostro prossimo perché le persone, in quanto tali, vanno sempre rispettate e non giudicate o maltrattate.