Il pacco è già a Venosa, la Caritas di Lecce è stata contattata ed ora non ci resta che raccontare l’avventura della partecipazione al Concorso Nazionale “Uguaglianza nella diversità” Premio Tomaso Viglione XII Edizione da parte delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Via Ofanto e delle classi seconde e terze della Scuola Primaria.
E’ iniziato tutto così…
-“Laura, hai letto l’e-mail informativa relativa al Concorso nazionale sull’Inclusione, bandito dai Padri Trinitari?”.
-“Sì, Filomena… mi è sembrato molto interessante!”
-“Devo dirti che… mi stuzzica l’idea! PARTECIPAMO!”
-“Sì, PARTECIPIAMO! Mmh … perché non pensiamo ad un progetto in verticale, coinvolgendo anche la Scuola dell’Infanzia?”
-“Sì,dai! Ora saliamo da Giovanna… e organizziamoci!”.
Da quel dialogo… i frutti: due tipologie di manufatti, 45 T-shirt e 5 “Quilt”, trapunte caratterizzate da motivi patchwork.
I bambini della Scuola dell’Infanzia di Via Ofanto e delle classi terze della Scuola Primaria hanno voluto rappresentare il concetto di Uguaglianza partendo dalla praticità di un indumento che possiedono proprio tutti, una maglia bianca, arricchendola e personalizzandola con colori e decorazioni, rendendola diversa, unica e originale.
La maglia considerata come indumento “intimo” da indossare a contatto con la pelle… un elemento indispensabile, cinestetico e basico come deve sempre essere il rispetto di ogni individualità.
I bambini hanno inteso la ricchezza della diversità, interpretandola come un di-verso, un andare verso l’altro a mani aperte. La Scuola dell’Infanzia, in particolar modo, ha infatti rappresentato le mani come simbolo di unione, comunione e solidarietà.
I bambini delle classi seconde della Scuola Primaria, dal canto loro, hanno abbracciato il tema della “Uguaglianza nella diversità” realizzando un “quilt“, una trapunta caratterizzata da motivi patchwork.
La scelta è ricaduta sul “quilt” perché in sé fortemente simbolico dell’idea di uguaglianza, in quanto esseri umani con uguali diritti, nel rispetto della diversità di ciascuno.
Il progetto-laboratoriale, divenuto compito di realtà per i nostri alunni, oltreché motivo di coinvolgimento delle famiglie, è stato spunto di riflessione su temi quali la pace, la tolleranza, l’accoglienza e la condivisone attraverso processi che favoriscono la comunicazione empatica e fisica. In virtù di ciò si è pensato di destinare le trapunte realizzate alla Caritas italiana locale affinché l’esperienza formativa vissuta dai bambini potesse concretizzarsi e arricchirsi di significato.
Partendo da un ritaglio di stoffa monocolore, ciascun bambino ha espresso se stesso, il proprio vissuto, ricorrendo alla propria fantasia e alla tecnica pittorica più congeniale alle proprie inclinazioni, realizzando decorazioni brillanti e originali. Dall’unione di tutte le “tessere” così ottenute si è realizzato, pertanto, un unico e significativo manufatto simbolo, al contempo, dell’idea di uguaglianza nella diversità e del “calore” che la sua realizzazione ha generato nei bambini, durante il lavoro, e successivamente in chi lo avrà ricevuto in dono.
I bambini, tutti, hanno esperito la ricchezza della diversità, l’allegria e la felicità che nasce dalla coesione, dalla partecipazione dinamica e attiva di ogni compagno poiché il contributo di ognuno è indispensabile per trasformare un semplice tessuto in qualcosa di straordinario.
La felicità va condivisa per questo, una parte delle magliette e una coperta sono state presentate al Concorso, le restanti saranno a breve donate alla Caritas Diocesana di Lecce.