Della classe 5D del plesso XXI Aprile
Un giorno 5 bambini stavano giocando a palla, ma ad un certo punto un bambino la tirò troppo forte e la palla andò in un sentiero pieno di rifiuti e sporcizia.
I bambini erano disgustati ma in fondo era la loro unica palla e quindi la seguirono.
Visto che il sentiero era sporco e che avevano trovato delle buste della spazzatura per terra, ne approfittarono per pulirlo. Ad un certo punto videro un secchio che stava piangendo e diceva: “nessuno mi vuole usare e nessuno butta le cose dentro di me”.
Quando vide i bambini disse: “oh bambini ciao! Io sono un secchio anche se non sembra, sapete? Nessuno mi usa, mi potete aiutare?”.
I bambini chiesero di cosa avesse bisogno e il secchio rispose. Grazie! Grazie! Allora ecco cosa dovete fare: “vi chiedo di entrare nel bosco e prendere delle piccole cartacce birichine, mettetele dentro quei sacchi, che non sono come quelli vostri, ma sono magici e portatemeli.
Con queste cartacce ci potrò fare una ricetta per un portale. Dovrete entrare nel portale e prendere una gemma verde con delle frecce che girano in cerchio dentro un castello di spazzatura e poi io farò il resto.
Ora andate nel bosco”. I bambini andarono e uno di nome Giovanni disse: “che puzza in questo bosco!”; un altro di nome Mattia aggiunse: “credi che noi altri non la sentiamo?”.
Ma prima che iniziassero a discutere, videro le cartacce che dovevano portare al secchio che dicevano: “hihihihi non ci prenderete hihihi”. I bambini erano coraggiosi e riuscirono a prenderle.
Una volta prese, tornarono dal secchio e gliele diedero. Grazie bambini! Disse il secchio, ora faccio il portale così potrete entrarci, ma sarà un’impresa molto difficile.
I bambini erano preoccupati, erano solo in cinque e quindi andarono a chiamare gli altri che erano rimasti a giocare nel parco. Ora erano in venti e insieme tornarono dal secchio.
“Huuu siete stati intelligenti a chiamare gli altri, ora siete venti eroi coraggiosi.
Io vorrei venire ma sono troppo arrugginito. Ma basta chiacchiere, entrate nel portale e salvate il mondo”, disse il secchio. Poi i bambini entrarono dentro il portale.
Lì dentro puzzava molto più del bosco. Ad un certo punto si videro dei mostri fatti di spazzatura, tutti i bambini erano spaventati ma uno di loro prese i sacchi, che gli aveva dato secchio, e li mise lì dentro. Era schifoso ma ce la fecero. Poi iniziò a tremare il terreno e spuntò una grande freccia e un elicottero.
La freccia indicava la torre di spazzatura e i bambini entrarono nell’elicottero, ma nessuno di loro sapeva guidare. Per fortuna c’era il pilota automatico e quindi andarono nel castello.
Per entrare serviva indovinare un enigma, c’era scritto: “camminano con due zampe ma non sono pinguini, parlano tante lingue ma non sono uccellini, si lamentano della sporcizia del mondo ma sono loro che la provocano. Chi sono? I bambini risposero tutti insieme : “sono gli uomini”. La porta si aprì. Quella risposta li fece riflettere, ma quello non era il momento di deprimersi, in fondo loro erano bambini e potevano ancora salvare il mondo dall’inquinamento. Entrarono nel castello, iniziarono ad esplorarlo e nella cima trovarono un drago gigante che sputava acqua inquinatissima.
Con un grande vocione il drago disse: “che cosa ci fate qui dentro?”. Un bambino di nome Marco rispose: “vogliamo prendere la tua gemma”. Il drago si arrabbiò e iniziò ad attaccarli. I bambini dopo ore e ore di combattimento trovarono la strategia vincente, ovvero pulire la sua acqua e buttargliela addosso.
Per fortuna i bambini ci riuscirono e il drago si sciolse e di lui rimase solamente la sua gemma. I bambini la presero ma ad un certo punto, arrivò il vero capo, ovvero il signor spazzatura che disse: “oh no! Avete fatto del male al mio cucciolo, perché?”
Marco disse che gli serviva la gemma. Il signor spazzatura sapeva che il drago non possedeva nessuna gemma. A quel punto erano tutti confusi, ma poi arrivò il vero drago di signor spazzatura che disse: “ehi che ci fate tutti qui impalati?”
Signor spazzatura era tanto felice, così tanto che si dimenticò di chiedergli a cosa gli servisse la gemma e quindi i bambini ne approfittarono per uscire dal portale. Consegnarono la gemma al secchio, che la spaccò e tutte le particelle si sparsero per il mondo ripulendolo.
Il secchio ringraziò infinitamente i bambini, ora tutti l’avrebbero sempre usato e il mondo sarebbe stato più pulito.
Tutti vissero felici e contenti.