di Chiara Colasuonno, 2G
La scuola secondaria di 1° grado “P.N.Vaccina”, in occasione della giornata internazionale della violenza sulle donne, ha dato il suo contributo allestendo la scalinata d’ingresso con sagome di scarpe, riflessioni e un drappo rosso dispiegato tra i gradini come un fiume di amore, passione ma anche violenza e sopraffazione.
La “Vaccina” ha voluto lasciare un’ impronta manifestando la sua sensibilità ad un tema così importante, un invito a riflettere sul valore della donna e di ogni essere umano.
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare, in quel giorno, attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.
La data del 25 Novembre vuole ricordare il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana: le tre sorelle erano attiviste politiche e furono torturate ed uccise.
Alla giornata internazionale delle donne è associato il colore arancione – la denominazione ufficiale è Orange the World: UNITE! Activism to End Violence against Women & Girls-, anche se in diversi Paesi, fra cui l’Italia, il colore è il rosso. Dal 2009 la Giornata viene celebrata con l’esposizione in piazze e luoghi pubblici di scarpette rosse.
L’installazione “Scarpette Rosse” è stata creata nel 2009 dall’artista messicana Elina Chauvet per denunciare gli abusi sulle donne e il femminicidio. Ad ispirare l’opera è stata la tragica morte della sorella dell’artista per mano del marito. Da allora sono diventate il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.
La violenza non è solo fisica, psicologica, emotiva, ma anche verbale. È una ferita indelebile e traccia nell’anima di chi la subisce un profondo solco che mai nessuno potrà ricucire. Se si pensa che la donna andrebbe trattata con rispetto come persona e come culla della vita…
Educare all’ affettività, al rispetto e all’intelligenza emotiva, dando il proprio contributo a campagne di sensibilizzazione, rende una scuola madre dei suoi alunni perché insegna loro ad essere cittadini del futuro, non semplici contenitori di nozioni. In questo la Vaccina è sempre in prima fila!