Phil Knight, uno studente di Economia della Oregon University, si accorge attraverso un’analisi di mercato che c’è stato un boom nel mercato statunitense di prodotti nipponici. Così decide di parlarne al suo allenatore, Bill Bowerman, e il 25 gennaio 1964, fondano la Blue Ribbon Sports, società che commercializza negli Stati Uniti le calzature sportive. Il successo li porta ha creare un proprio marchio, che sarà proprio quello della Nike, che verrà ufficializzato il 30 maggio 1971 a Beaverton. Il nome è l’adattamento di quello della Dea della mitologia greca Vίκη, personificazione della vittoria, spesso affigurata come una trionfante donna con le ali. La scelta del nome è una dichiarazione d’intenti, visto che la società si lega a grandi squadre e atleti, riuscendo a rivoluzionare l’idea di sport, trasformandolo in uno stile di vita. L’iconico logo, noto come “Swoosh”, è un richiamo a una delle ali della Dea, la Nike di Samotracia. In particolare riprende il movimento curvo della celebre scultura. Il logo viene creato su richiesta di Knight da una studentessa di grafica, Carolyn Davidson, che ottiene per il lavorò solo 35$, anche se successivamente riceverà molti riconoscimenti e numerose azioni dell’azienda. Il successo vero e proprio però arriva grazie alla collaborazione con atleti di fama internazionale, e la prima vera sponsorizzazione arriva nel 1978 con il tennista John McEnroe. La società inizia a crescere in modo esponenziale e opera un restyling del sistema produttivo, espandendosi al di fuori degli Stati Uniti. Solo dopo un anno registra il sistema di ammortizzazione ora noto come Nike-Air, tecnologia che in seguito verrà impiegata per la produzione delle calzature e che porta la società a coprire almeno il 50% nel settore delle scarpe da corsa, con un fatturato di oltre 150 milioni di dollari. Successivamente diventa sempre più popolare, continua a fare collaborazione con atleti importanti e verso gli anni ‘90 viene inaugurato lo slogan “JUST DO IT”. E il resto è storia…