Abbiamo partecipato con interesse alla giornata di studio con il poeta Gianfranco Lauretano e ci siamo riuniti presso il Salone dei quadri del Comune di Sessa Aurunca, sabato 5 novembre, per assistere al convegno Leggere e scrivere: dare senso al mondo. Il celebre poeta Gianfranco Lauretano è nato a Sessa Aurunca, ma vive a Cesena. |
Egli è anche un docente ed organizza spesso degli incontri con i ragazzi sulla poesia e la scrittura. È tra i relatori del Convegno I Colloqui fiorentini, a cui anche noi da anni partecipiamo. |
L’autore ha pubblicato numerosi volumi di liriche, saggi critici ed ha curato la traduzione italiana delle opere di autori portoghesi e russi. Lauretano ora sta lavorando alla realizzazione di un’antologia di poeti italiani divisa per regioni. |
Sessa Aurunca è stato proprio il luogo d’approdo di tale viaggio, percorso lungo la regione campana. A nostro parere, la scelta di concludere il viaggio nella sua città, nel suo borgo natìo, è un’idea geniale, perfetta per ritrovare i sentimenti ed i ricordi legati alla sua terra d’origine e per rivivere la sua infanzia. Il suo intento era quello di comprendere il senso di quella parte di se stesso che ha lasciato qui. Grazie a quest’esperienza, infatti, lui è riuscito a sentirsi di nuovo nostro concittadino e a percepire l’amore e la calorosa accoglienza che gli sono stati offerti da tutti noi. Per noi ragazzi è stata un’occasione ineccepibile che ci ha offerto l’occasione di conoscere un poeta così legato alle nostre origini e ricco di valori, che trasmette attraverso le sue opere. Abbiamo avuto l’onore di poter leggere alcune delle sue poesie più celebri, tra cui Le orme, tratta dalla raccolta Rinascere da vecchi. Il componimento racconta proprio un momento nel tempo della storia del padre, l’esperienza che egli visse quando decise di partire per andare a lavorare in Svizzera, allontanandosi dalla sua famiglia e lasciando un dolore incolmabile nel cuore della nonna, che per giorni e giorni continuò a cercarlo nell’unico luogo in cui poteva trovare ancora le sue orme: il campo arato. Abbiamo avuto l’occasione di poterlo accompagnare durante il suo cammino di riscoperta delle vie di Sessa Aurunca ed è stato un po’ come se avessimo percorso anche noi quelle orme, come se avessimo colmato quel vuoto che anni fa il padre aveva lasciato nel cuore della sua nonna. Il legame del poeta con il passato, il valore che egli dà ai suoi ricordi sono insegnamenti importantissimi per noi, che ci fanno comprendere l’importanza della memoria del passato. Egli ci ha parlato anche della nostra società ed in particolare delle “immagini” che la caratterizzano, futili, che valorizzano l’apparenza delle cose, senza rilevarne effettivamente il significato, che rubano il tempo e ci mantengono ancorati alla superficialità di ciò che ci circonda. A nessuno importa più comprendere l’uomo, il senso delle sue azioni, ma solamente soddisfare i propri bisogni materiali. Questo è un discorso che ci sta molto a cuore, che ci ha fatto riflettere, cambiando il nostro modo di guardare il mondo e la nostra prospettiva per il futuro. Per questo motivo scegliamo di acculturarci, di ascoltare le sue parole e quelle di molti altri poeti. E’ in questo modo che possiamo educarci e comprendere la realtà. Sono queste le esperienze che abbiamo voglia di vivere, le emozioni che vogliamo provare poiché è solo in questo modo che riusciamo a sentirci completi e soddisfatti. Ringraziamo l’autore e la nostra professoressa Elvira Sasso che, al giorno d’oggi, ci danno ancora la possibilità di poter conoscere la letteratura e di poterla rendere parte di noi. |
di Laura Morrone e Maria Assunta Razzino – 5^B –