di Rossella Lombardo – Il 24 novembre 2018, nel viale d’ingresso della Villa Margherita di Trapani,è stata scoperta una panchina rossa per ricordare le vittime del femminicidio. Erano presenti i rappresentanti più autorevoli del mondo civile ,militare e religioso della città. L’ iniziativa è stata promossa dalla CO.TU.LE.VI.,un’associazione che opera sul territorio dal 2012 a difesa delle donne che subiscono ogni forma di violenza:infatti,la panchina riporta una targa della stessa Associazione ed è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Trapani. Presenti i familiari di Maria Anastasi,l a donna incinta brutalmente assassinata nel 2012,ai quali la CO.TU.LE.VI. ha donato un assegno di mille euro,frutto della collaborazione di Peppe Giuffrè e della Ditta Lombardo. E’ bello sapere che c’è qualcuno che possa ascoltare e proteggere le tante donne sempre più oggi,oggetto di “attenzioni” morbose e perverse di uomini “malati”.Tuttavia bisogna prevenire,pertanto urge rivolgersi proprio alle ragazze,invitandole a non farsi calpestare ,a non farsi usare e a comprendere tutti i comportamenti non desiderati che ne offendono la dignità. Le giovani ragazze hanno diritto di ridere,di godere della vita,di fare progetti,di affermarsi nel loro lavoro. Ma ,prima di tutto, si sappiano guardare intorno e riconoscere nei compagni, persone che abbiano stima di loro, che le apprezzino per come sono, con le loro fragilità e le loro paure, con la personalità che le caratterizza e che devono far valere. Per tutte le donne è necessaria una buona dose di autostima, di sicurezza e di amore, innanzitutto verso se stesse e poi verso gli altri. Troppe ragazze, che vanno in discoteca, consentono a dei villani con i quali si accompagnano, di farsi spintonare, schiaffeggiare ed umiliare; forse perché non si vogliono bene. Chi non si ama fa di tutto per farsi amare ed apprezzare dagli altri, arrivando a confondere le molestie con le lusinghe e i rimproveri e gli insulti con insegnamenti dovuti per migliorarsi, come se non si fosse all’altezza. Quando un ragazzo solare o un uomo sorridente si trasforma in altro, è il segnale: non c’è da aspettare, si deve aprire la porta della gabbia prima di rimanere chiuse dentro perché, al momento, la legge è più lenta dei predatori seriali.