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Nazionali di orienteering

di | 2019-05-13T22:54:21+02:00 13-5-2019 22:52|Alboscuole|0 Commenti
di Classe 3 A La nostra scuola si è distinta a livello nazionale per le gare e l’abilità nell’orienteering. Il successo è dovuto dal grande impegno dalla passione e dalla motivazione che il nostro insegnante e referente orieentering  Prof. Giuseppe Marmo ci infonde nei cuori spingendoci sempre a credere davvero nelle cose che vogliamo fare e soprattutto nelle sfide . Le alunne Fabiana Palumbo e Angelica De Nigris della classe 3 A si sono classificate al secondo posto a livello nazionale. L’orienteering, o orientamento, consiste nell’effettuare un percorso predefinito caratterizzato da punti di controllo chiamati “lanterne” (paletto con punzone) e con l’aiuto esclusivo di una bussola e di una cartina topografica molto dettagliata a scala ridotta (da 1:4.000 a 1:15.000) che contiene particolari del luogo da percorrere. Luogo di svolgimento sono i boschi, ma possono essere utilizzati gli ambienti naturali in generale (alle volte si gareggia nei centri storici delle grandi città). Un percorso standard consiste nella partenza e nei punti di controllo indicati tramite cerchi (centrati nell’oggetto da trovare) uniti tra loro da linee immaginarie (ogni atleta si fa il percorso da sé) e caratterizzati da numeri che indicano l’ordine di percorrenza, un punto d’arrivo. Una lanterna posta al suolo segnala il posto da visitare. Tutte le lanterne sono numerate, per la verifica dell’esattezza del punto da trovare. I concorrenti hanno una descrizione della lanterna (vedi immagine) con scritto: la categoria del concorrente, la lunghezza del percorso (in linea d’aria), il dislivello, il codice della lanterna e la posizione rispetto all’ oggetto. Per marcare il testimone viene utilizzato un punzone, recentemente sostituito, da un più moderno e comodo chip, chiamato SPORTident o SI-Card, che va fatto registrare ad ogni lanterna e i cui dati vanno scaricati all’arrivo. Nei paesi nordici ed in particolare in Finlandia è ancora molto usato l’Emit. L’organizzazione ora viene facilitata da strumenti informatici di ampia diffusione: computer portatile con software specifico per la corsa di orientamento, lettore al traguardo e stampante. L’utilizzo di Internet consente inoltre agli appassionati di far circolare con efficacia tutte le informazione del settore, senza dover dipendere dai circuiti mediatici degli sport con movimenti di capitali ben maggiori. In Italia questo sport è arrivato con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi, ma esiste dal 1982 la F.I.S.O. (Federazione Italiana Sport Orientamento), che organizza le gare sul territorio nazionale. Vi sono diversi metodi per lo svolgimento del percorso:
  • partenze scaglionate, formula classica dove gli atleti partono a qualche minuto l’uno dall’altro.
  • staffette, gara in cui i frazionisti partono solo quando arriva il frazionista precedente, nella classifica si somma il tempo.
  • gare a tempo, gare in cui i concorrenti hanno un tempo massimo per trovare più punti di controllo possibili.
  • sequenza libera, gara in cui l’ordine del ritrovamento delle lanterne non è importante, i concorrenti sceglieranno la sequenza che ritengono più breve.
  • caccia, gara in due manche dove la prima è una gara a partenze scaglionate, mentre nella seconda la griglia di partenza viene determinata in base al distacco ottenuto nella manche precedente.
La scelta del percorso e l’abilità di destreggiarsi all’interno di un bosco sono lele caratteristiche dell’orienteering.