Anna Raguso 21/12/19
Caro diario,
oggi è stata una giornata fantastica! Io e la mia classe siamo andati a Bari con il pullman per assistere alla rappresentazione della Bohème di Giacomo Puccini. Quando siamo arrivati, abbiamo preso posto ed io, come sempre, ero impaziente di “gustare” lo spettacolo: in classe ne avevamo parlato tanto e avevamo fatto molte ricerche su quest’opera che aveva sin da subito attirato la mia attenzione.
La Bohème è una storia dal finale drammatico ambientata a Parigi nel 1830. Parla di come quattro ragazzi, se pur poveri, riescono a trovare qualcosa per cui sorridere nella loro vita. Tutti e quattro i ragazzi sono dei sognatori che sperano di avere successo facendo il lavoro che amano. Il protagonista è Rodolfo, un poeta che sin da subito si innamora di Mimì, una ragazza incantevole, ma gravemente ammalata di tubercolosi ( una malattia incurabile).
Questi ragazzi dovranno affrontare un lungo e gelido inverno e concludere la storia con l’arrivo della primavera, ma con la morte tragica di Mimì.
Non posso nasconderti, diario mio, di non aver fatto scendere qualche lacrima …
Devi sapere, però che lo spettacolo non l’ ho vissuto nel migliore dei modi perché, noi che eravamo seduti in platea avevamo dietro di noi una classe insopportabile che disturbava lo spettacolo; come sai bene io non riesco ad accettare simili comportamenti, ma anche dopo le mie dimostranze l’atteggiamento di quei ragazzi non è mutato….Purtroppo!!!
Tralasciando, però questo aspetto spiacevole, lo spettacolo è stato veramente coinvolgente e mi è piaciuta la presenza di un narratore esterno, il topolino, che spiegava con parole semplici e spesso ridicole quello che stava accadendo sulla scena .
Diario mio, durante i canti le voci dei personaggi allietavano la scena e tutto sembrava più tranquillo e trasmetteva una sensazione di quiete assoluta…
Potrebbe sembrarti esagerato, ma mi sono emozionata tantissimo nella scena della morte di Mimì: dopo il tragico accaduto le luci si sono lievemente abbassate e tutti i personaggi sul palco si sono bloccati come se fossero in pausa!
Sono rimasti in quella posizione per molto molto tempo, pensavo che fossero caduti tutti in uno stato di shock !
La musica era un elemento molto importante e accompagnava anche quei piccoli dialoghi che facevano i personaggi tra loro.
Caro diario, purtroppo non abbiamo visto tutta l’opera (cosa che mi sarebbe piaciuta tanto) ma l’ anno prossimo, in terza, avrò questa opportunità, non vedo l’ora!!!
Spero tanto di rivivere questa esperienza dai palchi l’anno prossimo!
Ti saluto amico mio
tua Anna
P.S. Questo spettacolo è stato veramente meraviglioso e spero che l’anno prossimo sia ugualmente coinvolgente.