di Sopelsa Benedetta Classe 1^ C. – Cari lettori, mi chiamo Ilary ed ho 14 anni, la mia vita non è proprio bellissima o meglio,ho una famiglia bellissima e non mi fanno mancare nulla ,ma il problema sono io …
Alle elementari mi chiamavano nana e non avevo molti amici proprio perché ho fatto la primina, un pò infantile questo ragionamento ma da dei bambini delle Elementari più di tanto non ci si può aspettare … però verso la 3^ elementare hanno iniziato ad essere simpatici, facevano battute che facevano ridere tutti, solo che erano tutte su di me, ridevo pure io, ma per non sentirmi esclusa…
Pochi mesi dopo queste continue battute sono stati talmente tanto simpatici da offrirsi di fare ,senza che io glielo abbia chiesto, il trucco di carnevale, ho un ematoma sotto gli occhi, mi hanno tirato due pugni, ma almeno non dovrò spendere i soldi per i trucchi…
Ciao! Sono sempre io, Ilay, ho iniziato le Medie da ormai anni ed ora sono in terza media, alle Elementari come avrete ben percepito non sono stata fortunata e infatti speravo in questa fortuna alle Medie, ma no! Mi sono trovata un gruppetto di amiche ma mi dispiace per loro che stiano con me perché ci definiscono “le sfigate” , la colpa finisce sempre su di noi, ci lanciano le palline di carta continuamente e ci prendono a calci … pensate che addirittura l’altro giorno mi hanno strappato tutte le pagine del mio libro preferito, ho provato a raccontare a casa e a scuola ciò che mi succede ma nessuno mi crede …
In Prima Media inizialmente non erano contro di me, solo che poi è arrivato colui che mi ha reso un inferno l’Elementari, ed ha ovviamente iniziato a offendermi e grazie alla mia debolezza e insicurità è diventato il più popolare della scuola e quindi tutti quanti fanno lo stesso, per essere suoi amici…
Ora manca poco all’ inizio delle superiori e i miei hanno visto gli ematomi che ho sul corpo, hanno denunciato, ma secondo me poco cambierà, si può denunciare quanto si vuole ma il concetto deve arrivare a loro se non lo capiscono non servirà mai a nulla …
I miei avevano in programma di cambiare città, cosi da farmi vivere un adolescenza migliore, ma solo ora mi pento di ciò che ho fatto, vedo i miei laggiù piangere mentre organizzano il mio funerale, solo ora ho capito che quei ragazzi non meritavano neanche una mia lacrima ma ora mi auguro che gli serva da lezione, ma nonostante ciò gli auguro una vita bellissima, e non auguro a nessuno di vivere ciò che io ho vissuto, non bisogna desiderare il male per gli altri …
Però ho impressa una frase che mi disse il ragazzo “popolare” mi disse così, “noi vogliamo fare pace , ci abbiamo sempre provato ma non riuscivamo a resistere alla tua debolezza” io gli risposi, gli dedicai due minuti della mia vita , della fine della mia vita , ” PER FARE LA PACE , FATE LA GUERRA” lui rimase a riflettere su questa frase e io me ne andai, e fu l’ ultima volta che mi vide, l’ultima notizia che sentì su di me fu al telegiornale sul mio suicidio.