a cura di Daniele Cirillo – classe IV/C – plesso Giovanni XXIII –
Il periodo del COVID-19 purtroppo non è ancora finito. Stando a casa spesso, soprattutto la mattina mi capita di guardare dalla finestra, per vedere se qualcosa è cambiato rispetto al giorno precedente. Affacciandomi quello che osservo sono le macchine che sono sempre parcheggiate, vedo i vicini che si scambiano il buongiorno e che fanno le faccende domestiche. Le strade sono isolate, nessuno va in giro tranne qualche furbetto. Vedo case con famiglie che vorrebbero uscire ma hanno paura, vedo i vicini che parlano di questo periodo orrendo, papà che va a lavoro presto. Il mio giardino è incolto, c’è un albero di albicocca morto e la siepe che è secca perché il giardiniere non è potuto a venire a curarla. Anche il mio cane mi guarda con i suoi occhi per dirmi di andare a spasso, ma io e i miei fratelli non usciamo. Nell’ aria si respira tristezza e per me anche noia, perché non sono abituato a stare a stare tutto questo tempo in casa. Questo periodo ci ha cambiati, ha cambiato il nostro comportamento e le nostre abitudini. Spero passi presto e ognuno possa riavere la propria libertà!