//Mettiamoci in gioco, ragazzi!

Mettiamoci in gioco, ragazzi!

di | 2019-04-12T17:10:23+02:00 12-4-2019 17:03|Alboscuole|0 Commenti
CLASSE 1H A scuola noi alunni impariamo  che il gioco è un diritto di ogni giovane, lo dice infatti la Convenzione ONU  sui diritti dell’Infanzia, che ha stabilito che il fanciullo deve dedicarsi al gioco e attività ricreative culturali e artistiche. Allora ci chiediamo se il gioco e le attività ricreative, di cui parla la Convenzione, sia anche il gioco online. Quest’anno stiamo trattando con la nostra docente di Italiano diversi aspetti della Cittadinanza Digitale e il gioco online  è un argomento che ci ha molto interessati, perché ci sono troppi giovani, anche nostri coetanei, che trascorrono ore e ore e ore davanti ad un monitor,  costruendosi  spesso identità false , vivendo, anziché la propria vita, quella di   un “avatar”, cioè un personaggio virtuale. Alex è un adolescente che ha trascorso molto tempo giocando online. A lui abbiamo rivolto qualche domanda:
  • Quante ore trascorrevi a giocare?
  • Sei ore al giorno, praticamente l’intero pomeriggio.
  • Che cosa provavi?
  • Curiosità, divertimento.
  • Eri mai felice?
  • Sì, quando giocavo con  persone online simpatiche.
  • Trovavi il tempo per studiare?
  • Sì, non avevo bisogno di molto tempo perché ero estremamente  attento in classe durante le lezioni, in modo da studiare meno a casa.
  • Quando studiavi?
  • Nelle pause tra una partita e l’altra.
  • Avevi progetti di vita, in quel periodo?
  • Il gioco mi allontanava da ogni progetto di vita, per me esisteva solo “Lui”.
  • Cosa vorresti dire a coloro che trascorrono molto tempo giocando online?
  • Fortunatamente io ho capito che quella che conducevo, non era una vita normale, che in fondo se ero felice solo quando giocavo con gli altri, voleva dire che anche io avevo bisogno di frequentare i miei coetanei, di relazionarmi con loro. Ho capito di aver sprecato tanto, tantissimo tempo…avrei potuto dedicarmi con più passione allo studio, avrei potuto uscire a mangiare un gelato, stare di più con i  “miei”, fare un po’ di volontariato…
Chi trascorre molto tempo a giocare online forse non sa che il gioco, il gioco vero è ben altro. Il vero gioco fa bene al corpo e allo spirito, mette in moto i nostri muscoli attraverso il movimento,  per esempio una passeggiata o una nuotata d’estate; ci rilassa , ci diverte perché ci fa stare con gli altri, magari in un parco o nella piazzetta sotto casa; ci insegna a socializzare, ad andare d’accordo, a considerare  la diversità come occasione di crescita. Gioco è anche lo sport, cosa c’è di più divertente di una bella partita di calcio o una corsetta per le vie del centro? Dedicarsi alla lettura di un bel libro o allo studio di argomenti che ci  interessano particolarmente non è forse da considerare anche questo come un gioco? Allora allontaniamoci dai falsi giochi, che non fanno divertire, che ci rendono asociali, aggressivi, insicuri e poco attivi fisicamente. Non perdiamo di vista la vita  reale che sicuramente non è un “gioco da ragazzi” ,  con le sue difficoltà, delusioni, amarezze ma che dobbiamo affrontare giorno dopo giorno,  se vogliamo formarci come persone e come cittadini. Stacchiamo lo sguardo  da uno schermo solitario, che nulla può dirci o darci, né sentimenti né affetto, né parole né consigli. Tutto questo, infatti,  può venire solo da coloro che stanno intorno a noi: genitori, fratelli, nonni, parenti, amici. Spalanchiamo la porta della nostra stanza e facciamo  entrare nel nostro mondo le persone care che ci vogliono bene. Ricordate:  la vita di ciascuno di noi può diventare straordinaria solo se ci si “mette in gioco”!   (illustrazione a cura di Pierandrea Negro)