In occasione della “Giornata della Memoria” la nostra classe, 4ª E, ha letto il testo di A. Sarfatti dal titolo “L’albero della memoria”. La Shoah raccontata ai bambini.
Il libro che ha avuto il pregio di farci riflettere sull’importanza della famiglia, unita sotto la sukkà e poi via via disgregata, dispersa, rimpicciolita; dell’amicizia, degli amici che restano e di quelli che voltano le spalle; della clandestinità, del giuramento e degli arresti. Abbiamo trovato le figure dei Giusti e dei Partigiani, fino alla liberazione e al “ritorno” – alle case, distrutte e vuote, ma anche alla vita e anche per certi aspetti, alle radici ebraiche (“Tu mi aiuti a studiare per il Bar Mitzvà?” chiede Sami allo zio Elio, “Voglio leggere l’ebraico a perfezione, ma in questi mesi l’ho proprio trascurato”).
Infine, il tema della memoria, quella memoria che si conserva con il ricordo personale, ma anche attraverso gli oggetti rimasti, quelli appartenuti ai cari scomparsi, inghiottiti nel nulla dei campi di sterminio; le fotografie, sbiadite, ma ancora vivide che ricordano un tempo che sembrava promettere solo momenti felici. Connesso al tema della memoria, quello dell’albero – l’olivo cavo… – custode silente e maestoso della memoria, ma anche simbolo della vita che, nonostante tutto, procede.
Tutto ciò è stato argomento del nostro compito di realtà che ci ha visto impegnati nell’ultima settimana di gennaio, conclusiva del quadrimestre, e che ci ha portato a concludere con questo articolo sul giornalino della nostra scuola.
Classe 4ªE