di Maria Tea Santagiustina, Classe 2^A . – Personalmente devo dire che il mondo della danza mi ha sempre attirato molto, per lo più io stessa l’ho praticata fino all’anno sorso, perché la sala da ballo era un luogo dove mi sentivo libera di esprimere i miei pensieri attraverso dei semplici movimenti. La giovane donna di cui oggi vorrei raccontarvi la sua storia in quest’articolo, è stata un punto di riferimento per tante ragazze proprio per la sua grande passione: e cioè la danza. Mi sto riferendo a Maria Taglioni che raggiunse molti traguardi fino ad essere reputata la miglior ballerina del XIX secolo. Nacque a Stoccolma nel 1804 ed era la figlia di cantanti d’opera Christoffer Christian Karsten e Sophie Stebnowska, che era la sorella della pittrice Elisabeth Charlotta Karsten. Sophie Karsten diventò una ballerina del Royal Swedish Ballet alla Royal Swedish Opera di Stoccolma. La famiglia era molto unita e l’amava molto. I genitori entrambi artisti ben presto le trasmisero una tendenza artistica, infatti suo padre, Filippo Taglioni, che era un famoso ballerino, sarà una figura molto importante per la carriera della figlia. La madre Sophie Karsten, era pittrice e ballerina del Balletto Reale Svedese, e in più persino i suoi nonni materni e paterni erano dei musicisti famosi all’epoca. Dato quest’ambiente artistico a determinare la crescita come ballerina che fu sempre sotto gli occhi attenti del padre che cercò per tutta la vita di guidarla nelle sue scelte. Anche la madre contribuì nella sua formazione mandandola a Parigi dove fu istruita dai migliori insegnanti di danza classica. Passati alcuni anni il padre prospettò la scelta di trasferirla a Vienna dove pensava di aver trovato un possibile trampolino di lancio per la vita lavorativa della figlia. Ma il padre non vedeva da anni la figlia, così quando si ritrovarono capì che non era ancora pronta per poter fare il suo primo balletto. Non le permise di ritornare a Parigi e la portò con sé per poterla allenare personalmente in modo serio e pesante. Fu molto rigido perché voleva raggiungere l’obiettivo di esaudire il suo più grande sogno cioè vedere la figlia come prima ballerina in qualche importante compagnia di ballo. Per tali sforzi e con i risultati sperati finalmente raggiunti, Maria così debuttò il 10 giugno 1822, all’Hoftheater, con la coreografia del padre, in “La Réception d’une jeune Nymphe à la cour de Terpsichore”, con musica di Gioacchino Rossini. Per la sua eleganza nei movimenti e la sua passione le permettono di ottenere un ingaggio per due anni di continuo lavoro. Giunse il grande successo sempre grazie ad un saldo appoggio del padre. Trascorsero gli anni e quando giunse il momento di appendere le scarpette si ritirò in un primo periodo nella villa di Como dei genitori, e infine a Marsiglia dove morì nel 1884. Maria Taglioni nel corso della sua vita fu aiutata e supportata nel suo difficile percorso per raggiungere il meritato successo. Per tutti gli sforzi profusi e la grande determinazione di voler superare tutti gli ostacoli possiamo dire che Maria costituisce un punto di riferimento per poter capire che per raggiungere i nostri obbiettivi a volte abbiamo bisogno di qualcuno che possa guidarci perché non possiamo sempre farcela da soli!