di Cusenza Elena – Il Mediterraneo può essere considerato il centro forse più importante dello sviluppo della civiltà umana. Quando si parla di bacino del Mediterraneo ci si riferisce a un’ampia area geografica che interessa i 21 stati bagnati dal Mar Mediterraneo. Quest’ultimo è chiamato «Mare Intercontinentale» perché è compreso fra tre continenti: Europa a nord e a ovest, Africa a sud e Asia a est. Questa sua posizione è anche all’origine del suo nome, che deriva dal latino mediterraneum, cioè «in mezzo alle terre». Il Mediterraneo è il mare che solcarono molti dei popoli del passato per intrattenere i loro commerci e fondare le loro civiltà , attratti sia dalla prosperità che dalla posizione geografica ed è il luogo in cui popoli e culture si sono mescolati e fusi nel corso dei secoli. Il clima mite delle terre affacciate sul Mediterraneo favoriva l’agricoltura e lo sviluppo delle foreste. Il legno era una materia prima preziosa con cui costruire abitazioni, oggetti d’arredo, strumenti e mezzi di trasporto per viaggiare su strada e acqua. I porti in cui approdavano le navi erano importanti empori a cielo aperto, lungo le strade non si scambiavano solo merci ma si diffondevano anche  idee, culture e civiltà , quindi possiamo dire che il Mediterraneo oltre a rappresentare un’importante via di commercio rappresentava anche un’importante via di comunicazione. Purtroppo oggi il Mar Mediterraneo non è più un luogo di apertura e di scambio pacifico verso l’esterno, ma sempre più spesso è un luogo chiuso e resistente alla richiesta di integrazione e che, anziché unire, erige nuove barriere. Infatti, ogni giorno migliaia di migranti affrontano pericolosi viaggi a bordo di barconi, in cerca di una vita migliore, ma nonostante questo non sono sempre accettati e si vedono spesso negare ogni diritto alla vita. Quindi, il modo migliore per fare in modo che il Mediterraneo non rappresenti più una barriera, ma un’area di commerci, com’era un tempo, è creare un rapporto con chi viene al di là del Mediterraneo con una forte e solida relazione che, di conseguenza, ci può permettere di avere una visione più chiara circa i motivi per i quali si intraprende un vero e proprio viaggio della speranza. Infatti, Paulo Coelho in una
famosa frase disse: “Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine a ogni conflitto. Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno”.