//“Mani in pasta … reale”: la frutta martorana fatta in aula dagli alunni della classe 3^B

“Mani in pasta … reale”: la frutta martorana fatta in aula dagli alunni della classe 3^B

di | 2021-10-21T20:44:37+02:00 21-10-2021 20:44|Alboscuole|0 Commenti
In classe, oggi, abbiamo prodotto la frutta martorana, un dolce tipico di questo periodo dell’anno. Prima di impastare la pasta reale, abbiamo letto la storia dell’origine di questo dolce della tradizione siciliana tipico del periodo della Festa dei Morti, e abbiamo imparato che è stato inventato dalle monache del monastero della Martorana che si trova a Palermo. La leggenda narra che … “Un giorno di Ottobre, il re disse che sarebbe andato a fare visita al monastero della Martorana. Le monache volevano offrire al re qualcosa, ma non sapevano cosa offrire. All’improvviso alla monaca cuoca venne l’idea di impastare miele e farina di mandorle e dare all’impasto la forma dei frutti. Dopo, le monache attaccarono i frutti dolci agli alberi del giardino, che avevano perso foglie e frutti con l’arrivo dell’autunno. Quando il re arrivò, mentre camminava nel giardino si fermò per assaggiare un frutto che pendeva dall’albero spoglio. Lo raccolse e provò a sbucciarlo, ma non ci riuscì. Allora il re si arrabbiò un pò quando capì che era stato preso in giro dalle monache, ma poi fece i complimenti alle monache per la bontà di quei frutti dolci. Infatti, il re golosone disse alle monache che l’impasto, da quel giorno, si sarebbe chiamato pasta reale, in onore del re che lo aveva ricevuto in dono per la sua visita al monastero”. Dopo aver imparato la storia dell’origine della frutta martorana, abbiamo realizzato dei disegni molto belli che illustravano questa storia. Poi, dopo aver igienizzato il tavolo da lavoro e le nostre mani, noi alunni della classe 3^ B abbiamo indossato il grembiule da cucina e il cappello da pasticcere e, seguendo la ricetta tradizionale, abbiamo realizzato con lo stampino in gesso tanti piccoli carciofi che poi abbiamo spennellato con i coloranti alimentari verde e marrone. Successivamente abbiamo lasciato asciugare la pasta reale colorata e infine siamo passati alla degustazione. Erano buonissimi, dolci, saporiti e profumati. I nostri piccoli carciofi sembravano ortaggi veri, appena raccolti e quasi quasi da cuocere. La nostra aula sembrava proprio un laboratorio di pasticceria. Ci siamo divertiti un mondo. E’ stata un’esperienza bellissima e istruttiva che speriamo di ripetere, perché ci aiuta a sviluppare la nostra autonomia e a capire le fasi di lavoro. Di sicuro lo rifaremo anche a casa con le nostre famiglie per la festa dei morti. Noi pensiamo che anche ai nostri parenti e amici defunti sia piaciuto questo laboratorio di cucina a scuola, che abbiamo realizzato proprio in occasione della Festa dei morti che si sta avvicinando. Abbiamo concluso questa esperienza scrivendo il testo regolativo della ricetta della frutta martorana./// Ingredienti:/// pasta reale, coloranti alimentari, alcol o acqua per diluire i coloranti/// Utensili da cucina:/// formina in gesso/// pennelli a punta fine/// Procedimento:/// prendere una quantità di pasta reale e riporla nello stampino scelto. Lasciare asciugare alcune ore il frutto creato. Colorare la frutta martorana con i coloranti alimentari, utilizzando un pennello con la punta fine. (Alunni della classe 3^ B scuola primaria plesso scolastico M. Abbate: Alessi Manfredi, Bonsignore Marco, Curatolo Aurora, Diana Samuele, Garzia Emanuel, Giambra Giorgio, Iacona Ginevra, Ilardo Emanuele, La Mendola Lorenzo, Loconte Lorenzo, Lomonaco Gabriel, Messina Costanza, Palumbo Ambra, Risplendente Lorenzo, Valenti Karol, docente Maria Grazia Giammorcaro)