di Maria Carlotta Vianelli 1^ C. –
Un fornitissimo negozio di colori e strumenti da disegno nel centro di Mestre.
Entrando, un ragazzo ci indica una scala a sinistra: saliamo, passiamo attraverso il magazzino ed arriviamo in una piccola stanza con un grande tavolo, una lavagna e la giovane maestra, Silvia, che ci sorride, ci invita a sedere e a tirare fuori dalle cartelle la matita … ed ecco la prima favolosa lezione di disegno alla “Manga School!”
Siamo un piccolo gruppo di ragazzi tra gli undici e i tredici anni e ci siamo affiatati subito: chiacchierando e ridendo abbiamo imparato a impostare la figura rispettando le proporzioni, la tavola dei colori, i tipi di viso e le posizioni, i capelli, le mani, come vestire una figura, come ombreggiare.
Per me e la mia amica Lavinia, che veniamo dal Lido, il viaggio per arrivare a lezione è lungo: tra bicicletta, vaporetto e tram impieghiamo circa un’ora e mezza in andata e altrettanto al ritorno, ma ne vale la pena!
A dire la verità, la mia passione per i disegni giapponesi non nasce qui, infatti adoravo di già lo stile di disegno, ma è grazie a queste lezioni che ho iniziato a guardare o leggere anime e manga.
Per imparare a strutturare una storia dovevamo disegnare un paio di tavole che raccontavano un piccolo aneddoto di un nostro personaggio inventato e io, per farmi un’idea di come strutturarlo, ho comprato in un negozio il primo volume di “One Piece”, il manga più venduto in Giappone; da quel momento ho iniziato a cercare sempre più anime e manga con trame e stili di disegno diversi, finché questa ricerca non è diventata una vera e propria passione!
Ci sono molte persone che pensano che i manga siano tutti uguali e tutti “per bambini”, perché non sanno nulla di questo mondo e li identificato con i cartoni che si vedono in TV nei canali dedicati ai più piccoli.
Chi ha questa idea di Manga, non può neppure immaginare la ricchezza e la varietà di forme, di storie, di stili che popolano quella realtà. La confusione può essere pericolosa: non potete mica dirmi che “L’Attacco Dei Giganti” e “Sailor Moon” siano la stessa cosa! Sono diversissimi, sia per lo stile di disegno che per le fasce d’età a cui sono destinati. Infatti credo che non sia proprio una buona idea far vedere “L’Attacco Dei Giganti” a un bambino di cinque anni!
A molti può sembrare una cosa sciocca essere appassionati a delle serie che hanno in comune solo il luogo di provenienza e la definizione, ma per me non è così: personalmente sono stata affascinata così tanto proprio dal loro stile, che può essere diversissimo anche se viene definito con la stessa parola: quello dei “manga” infatti è un vero e proprio mondo da scoprire e ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età!
Se vi piace disegnare, vi consiglio di iniziare con questo stile di disegno, intendo dire quello meno dettagliato, e non perché sia uno stile facile – non lo è, fidatevi! – ma perché, nella maggior parte dei casi, è uno stile SEMPLICE e può dare a chi si applica grandi soddisfazioni.