//#MajoranaPentameron-2^B “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale..”. (Articolo 3 della Costituzione)

#MajoranaPentameron-2^B “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale..”. (Articolo 3 della Costituzione)

di | 2020-05-05T19:21:49+02:00 5-5-2020 19:21|Alboscuole|0 Commenti
di Laura Morrone IIB
Ancora adesso, dopo molti anni dalla promulgazione della nostra Carta costituzionale, continuiamo a batterci per far sì che ogni individuo sia riconosciuto e apprezzato dalla società, indipendentemente dal colore della sua pelle, dalla lingua che parla, dal suo orientamento politico o sessuale. E’ questa  una lotta destinata a durare per difendere  la pari dignità che ci  deve concretamente accomunare. Ognuno con la propria esperienza e specificità può dare e ricevere qualcosa dagli altri. Includere deve significare  che a ciascuno spetta  un ruolo che  valorizzi e rispetti le singole diversità. Quando la  Costituzione parla di “rimozione degli ostacoli”  invita ad abbattere tutte quelle barriere culturali e mentali che causano limitazioni ed influiscono sulla pacifica convivenza. Eppure, nonostante ciò, capita che  idee opposte vengano diffuse, generando pregiudizi  privi di fondamento e profondamente ingiusti. Ciò può indurre  qualcuno a sentirsi sbagliato, a  cercare di cambiare per piacere al mondo esterno, mentre sappiamo che non si  può  stare bene con gli altri se non ci si può sentire sé stessi. Questo è un concetto che spesso finiamo per ignorare, forse per imboccare la strada più semplice, che è, appunto, quella della diffidenza verso chiunque appaia non omologato alla maggioranza.  Sarebbe così bello se tutti potessero esprimere realmente  il proprio essere, senza temere di venir travisato o di subire critiche.   Ciò che serve è iniziare a “denunciare”  comportamenti razzisti, omofobi, xenofobi, sessisti, che tradiscono il dettato costituzionale,  evitando anche l’indifferenza su atti  che potrebbero causare  sofferenza a molti di noi. La dignità umana non è tanto un “diritto”, quanto il fondamento costituzionale di tutti i diritti che sono legati allo sviluppo della persona. Si tratta del principio più importante dell’ordinamento democratico! Dalla pari dignità dei cittadini nella società discende il principio dell’uguaglianza. L’art.3 della Costituzione aggiunge, infatti, che “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”. Non comprendo, non sopporto che si giudichi un uomo non per quello che è, ma per il gruppo a cui gli accade di appartenere. Se questa concezione si dovesse diffondere,  molti altri “muri” finirebbero per essere eretti. Non siamo tutti perfettamente identici, per fortuna non lo siamo. Le nostre differenze sono fondamentali, le distinzioni qualificano un percorso. Se esiste la diversità, è necessario che questa possa essere espressa con tutta la forza delle singole peculiarità. Vi è una costante in ogni diversità. È sottile, soffocata dalle presunzioni, vincolata alle singole necessità, confusa dai bisogni, ma lega e unisce tutte le differenze verso un obiettivo unico. Soffermiamoci a guardare chi non ragiona come noi, chi conduce uno stile di vita diverso dal nostro, chi non ha i nostri stessi interessi e iniziamo ad apprendere dalle loro parole, dai loro pensieri e dalle loro culture.
“Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.” –Bob Marley