di Matteo Tamburrino- 2^B
‘O chianchiere era il macellaio.
Vendeva carne fresca appena macellate nella sua bottega con lame di vario tipo su di un bancone molto spazioso detto ‘a chianchia , da cui prende il nome il mestiere stesso. Una volta ottenuti dei pezzi più piccoli ed eliminato il grasso eccessivo, questi venivano esposti appesi a dei ganci o su dei grandi piatti di acciaio per attrarre i clienti. Il chianchiere , inoltre, produceva le cosiddette vessiche ‘e ‘zogna (vesciche di sugna): appena macellato un maiale, il grasso veniva fatto liquefare in una pentola facendolo diventare strutto (sugna) e, poi, fatto raffreddare all’interno di vasi di terracotta, detti vesciche, ed esposte nel negozio. In questo procedimento, oltre alla sugna, si ottenevano dei residui detti ‘e cicule (i ciccioli) che venivano utilizzati per farcire tortani , casatielli , taralli.