//#MajoranaDecameron#3^D- NIENTE PIÙ VITA SOCIALE MA SOLO VITA SOCIAL

#MajoranaDecameron#3^D- NIENTE PIÙ VITA SOCIALE MA SOLO VITA SOCIAL

di | 2020-05-28T22:59:16+02:00 28-5-2020 19:23|Alboscuole|0 Commenti
Silvia Pauroso-3^D-   Fino ad una settimana fa i giovani erano accusati di stare sempre sui social e non prestare mai attenzione al mondo che li circondava, ma  oggi vediamo la realtà capovolta: bambini, ragazzi e adulti sono costretti a stare in casa il più possibile a causa del COVID 19, il nuovo Corona Virus che sta infettando giorno dopo giorno tutta la Terra. Scuole, discoteche, centri estetici, palestre e qualsiasi luogo di ritrovo sono stati chiusi per cercare di tenere sotto controllo il virus ed arginare la sua espansione. Ma la vita continua e quelli che erano gli strumenti che “rovinavano” la vita dei giovani si stanno rivelando come l’unica opzione per poter andare avanti. In particolare, al fine di garantire la continuità dell’attività didattica, ci si ritrova virtualmente con compagni e insegnanti: videochiamate, piattaforme online, contenuti multimediali sono le nuove modalità della cosiddetta DaD. La didattica virtuale consente quindi di apprezzare l’utilizzo degli strumenti tecnologici, che non sono più fini a sé stessi ma servono ad ampliare la conoscenza dei ragazzi e soprattutto ad impiegare il tempo nelle lunghe giornate prive di vita sociale. Ulteriore osservazione da fare è il rapporto con la famiglia: se prima i ragazzi trascorrevano poco tempo con genitori, fratelli, nonni, ora hanno la possibilità di rafforzare i rapporti familiari e di ritrovare in essi quei rapporti sociali dapprima rappresentati solo da amici, uscite, divertimento… Dunque, la vita social manifesta tutta la sua utilità e produttività ma nel contempo ad essa si affianca una vita sociale circoscritta agli affetti più veri spesso trascurati. È in atto, dunque, una duplice trasformazione che riguarda non solo l’impiego dei social ma anche la stessa vita sociale. Forse è proprio un segnale: la natura, i valori veri dell’esistenza, spesso trascurati, riemergono e si rigenerano in una condizione forzata di arresto della Società dove i social non rappresentano più uno strumento di alienazione bensì di aggregazione sociale e conoscenza.  Ciò che sta accadendo segnerà la vita di ogni individuo, bambino, giovane o anziano che sia, ma consente anche di cogliere un lato positivo in questa triste e delicata situazione.