di Francesca Galdieri-3^D-
C’era una volta, un ragazzo di nome Jeck che lavorava in una clinica. Proprio in quel luogo incontrò una ragazza dolce e simpatica di nome Angy di cui s’innamorò . Vissero insieme per più di due anni ma, ad un certo punto , Jeck decise di interrompere la loro relazione . Il giovane ragazzo, però, non riusciva a cancellare il ricordo di Angy, la cui presenza aveva riempito fino a qualche tempo prima la sua esistenza. Se n’era andata via e il vuoto appariva incolmabile. Nel suo appartamento , ogni oggetto, ogni azione quotidiana gli ricordava lei. Mentre ricordava i momenti passati con lei, non poteva non rimproverarsi gli errori, le titubanze, che avevano causato la fine della relazione: era stato proprio lui, a decidere di allontanarla, facendole del male. Aveva riflettuto a lungo ma era deciso a ritrovarla. Avrebbe dovuto, innanzitutto, intraprendere un lungo viaggio per riscoprire se stesso. In fondo si sa: per il vero amore occorre spesso combattere! Gli indizi lasciati da Angy non erano tanti: era sparita nel nulla, così come era arrivata. A Jeck erano rimaste solo alcune lettere, come pezzi di un puzzle che avrebbe dovuto completare: se l’amore è complicato, è anche vero che gli uomini in fondo non sono niente senza.