Di Lorenzo Mancini-3^D-
Anticamente,il costume dei Romani si componeva di una tunica e di una toga che la ricopriva. La tunica era una camicia di lana, senza maniche,lunga fino ai ginocchi,con una cintura intorno alla vita. Più tardi i Romani sentirono maggiormente il freddo: e allora portarono una camicia di lana sotto la tunica.. Solo successivamente,nel quarto secolo avanti Cristo, si cominciarono ad usare le camicie di lino. La toga era una grande striscia di lana bianca. Essa aveva lo scopo di proteggere dal freddo, perciò si faceva aderente al corpo.
Quando il lusso si diffuse a Roma, le toghe furono fatte con stoffe trasparenti e finissime, fabbricate a Taranto. L’eleganza consisteva nel drappeggiarle nel modo migliore sulla persona . Giulio Cesare per primo portò a Roma la toga di porpora, che divenne, dopo di lui, l’uniforme degli Imperatori.
I Romani portavano un anello all’anulare della sinistra, che indicava la dignità dei senatori e dei cavalieri. In origine questo anello era di ferro, ma poi fu d’oro. Anche i plebei che si distinguevano in guerra ottenevano dai magistrati il diritto di portare l’anello d’oro. Le calzature erano di varia specie, e variavano a seconda dello stato sociale. I senatori, per esempio,avevano scarpe di cuoio nero, con una fibbia a forma di lunetta, mentre i cavalieri e i semplici cittadini avevano scarpe di cuoio nero, senza ornamenti. I magistrati, che avevano avuto un’ alta carica, portavano stivaletti di cuoio rosso. I contadini, e gli schiavi, portavano stivali alti fino ai polpacci o,più spesso, zoccoli. Anche i sandali erano portati di frequente, dai più semplici a quelli di pelli finissime.
Nell’Età Repubblicana i Romani tenevano i capelli e la barba lunghi. Solo nel 300 a.C venne a Roma, dalla Sicilia, il primo barbiere , e solo nel 200 a.C si cominciò a usare il rasoio.Si narra che Scipione Emiliano fosse il primo romano che usasse radersi la barba.